L’Associazione Alumni e Amici dell’Università di Parma ha trovato casa in piazzale San Francesco 2, nell’ala restaurata del complesso dell’ex carcere. I locali sono stati messi a disposizione dall’Ateneo e stamane si è tenuta l’inaugurazione ufficiale con il taglio del nastro, al quale hanno preso parte il presidente dell’Associazione Rinaldo Lampugnani, il rettore dell’Università Loris Borghi e la delegata del rettore all’Associazione Alumni, Annamaria Cucinotta. Numerosi i soci presenti mentre il cappellano dell’Università don Umberto Cocconi ha impartito la benedizione alla nuova sede, al primo piano dell’ottocentesca palazzina del Bettoli. Obiettivo dell’Associazione adesso è fare sempre più da ponte tra Università e città, tra Ateneo e territorio.
L’Associazione, nata poco meno di un anno fa, raccoglie laureati e amici dell’Ateneo, e vuole essere un collettore di idee ed energie: un laboratorio per iniziative e attività che sappiano valorizzare l’Università di Parma, i suoi allievi, i suoi amici, il territorio di riferimento e le energie professionali, culturali ed etiche di quanti in Ateneo sono cresciuti o lavorano. In una fase di profonda trasformazione dell’Università italiana, e dell’Università di Parma in particolare, l’Associazione vuole affiancare l’Ateneo con un ruolo propulsivo, in una partnership virtuosa. Identità, apertura, territorio, sviluppo, innovazione alcune delle sue parole chiave.
Diverse le iniziative già organizzate dall’Associazione Alumni e Amici in questi primi mesi di vita: dalla conferenza a Ingegneria di Tommaso Ghidini, ex alunno dell’Università di Parma oggi a capo della Sezione Tecnologia dei materiali della European Space Agency – ESA/ESATEC, al grande concerto “3 Atti di AmiciziA”, lo scorso dicembre all’Auditorium del Carmine.
Non solo eventi, però: l’Associazione sta ad esempio lavorando per aiutare giovani in difficoltà e consentire loro di frequentare l’Università. Va in questa direzione la borsa di studio bandita nei mesi scorsi per giovani in status di protezione internazionale, volta a sostenerne l’intero percorso formativo: un progetto realizzato in partenariato con il Centro immigrazione, asilo e cooperazione internazionale – CIAC Onlus, il Gruppo di lavoro per l’attuazione di iniziative a favore dell’integrazione dei rifugiati dell’Università di Parma, il Comune di Parma (Assessorato al Welfare) e la Prefettura di Parma, e divenuto concreto grazie al supporto finanziario di diverse realtà italiane e australiane. Grazie a questa borsa di studio un giovane straniero in status di protezione internazionale sta frequentando dallo scorso autunno un corso di laurea dell’Università di Parma.
Tanti i progetti in cantiere anche per il 2017: dagli appuntamenti al caffè con studiosi e testimonial agli eventi a tema, dalle iniziative a sostegno del diritto allo studio agli incontri-testimonianze con ex alunni illustri.