Samuele Turco ha parlato. Dalle 10 del mattino al tardo pomeriggio ha risposto alle domande del magistrato, in presenza del suo difensore, l’avvocato Laura Ferraboschi. E’ stato proprio lui – dopo aver fatto scena muta all’interrogatorio di garanzia – a chiedere di essere sentito per fornire la sua versione di quanto accaduto nella notte tra Natale e San Stefano nel casolare a luci rosse di via Angelica, dove sono stati barbaramente assassinati Luca Manici, 47 anni, la Kelly, e Gabriela Andrea Altamirano, argentina di 45, ex compagna di Turco.
Tutto coperto dal segreto, ovviamente, ma non è da escludere che Samuele Turco, 42 anni, catanese da anni nel Parmense e dal 2013 gestore del ristorante pizzeria “Miglio 76” di Cassio, con molti problemi economici ai quali far fronte, abbia risposto alle domande del giudice relative anche ai particolari emersi nel corso dei sopralluoghi dei giorni scorsi sia all’Angelica Vip Club, sia nel locale. Inoltre, è ancora tutto da chiarire il ruolo di Alessio Turco, 20 anni, il figlio di Samuele, che ha confessato tutto, tranne la partecipazione al duplice delitto, al quale era comunque presente. Probabilmente Turco avrà fornito la sua versione anche su questo.