VENEZIA – PARMA CALCIO 2-2
Marcatori: pt 15′ Baraye, 18′ Nocciolini; st 3′ Moreo, 42′ st Geijo (rig.)
Venezia (4-3-3): Facchin; Malomo (38′ pt Fabris), Modolo, Domizzi, Garofalo; Acquadro (1′ st Marsura), Stulac, Soligo; Moreo, Geijo, Caccavallo (32′ st Tortori). A disposizione: Sambo, Vicario, Galli, Bentivoglio, Ferrari, Fabiano, Pellicanò, Cernuto, Zampano. All. Inzaghi
Parma Calcio (4-3-3): Frattali; Mazzocchi, Canini, Lucarelli, Nunzella; Munari, Scozzarella (45′ st Corapi), Scavone; Nocciolini (10′ st Benassi), Calaiò, Baraye (1′ st Saporetti). A disposizione: Zommers, Fall, Miglietta, Giorgino, Guazzo, Ricci, Simonetti, Messina, Edera. All. D’Aversa
Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale
Assistenti: Andrea Trovatelli di Pistoia e Filippo Bercigli di Valdarno
Note: espulso Canini al 46′ pt per doppia ammonizione; ammoniti Canini al 30′ p.t., Acquadro al 44′ p.t., Calaiò al 29′ s.t., Nunzella al 33′ s.t., Frattali al 38′ s.t.
Un buon punto per il Parma, ma amaro come non mai per i crociati che a una manciata di minuti dal termine è stato agguantato per 2 a 2 dal Venezia. Un grande primo tempo del Parma e il micidiale uno-due firmato Baraye-Nocciolini mettono da subito sui binari giusti la sfida dei crociati sul terreno della capolista Venezia. Un Parma che gioca da serie superiore, trasformato nell’anima prima che nel gioco da mister Roberto D’Aversa, mette subito in difficoltà gli uomini di Pippo Inzaghi. Ottima la prestazione dei nuovi arrivati, in particolare Scozzarella e Frattali, bene la retroguardia guidata dall’inossidabile capitan Lucarelli. In attacco grande lavoro di Calaiò soprattutto nella fase di possesso e micidiali i suoi “aiutanti” Baraye e Nocciolini. D’Aversa non teme affatto il Venezia e manda in campo una squadra piuttosto spregiudicata con un 4-3-3 quasi a specchio rispetto a quello dei lagunari.
Il Parma paga a caro prezzo l’ennesima dimostrazione del teorema che vuole Canini non adeguato a questa squadra. Due stupidaggini del difensore crociato hanno costretto D’Aversa e i suoi a giocare l’intero secondo tempo in 10 uomini, senza potersi permettere di impensierire il Venezia, rimanendo sempre schiacciato nella propria trequarti.
Subito ritmi altissimi con il Parma che si proietta in avanti senza alcun timore reverenziale, mentre il Venezia, forse colto un po’ di sorpresa dalla veemenza crociata, è costretto a subire. Al 5′ minuto subito un giallo: contatto in area tra Moreo e Scavone, con quest’ultimo in vantaggio nel tentativo di raggiungere il cross in arrivo dalla sinistra. I crociati protestano, ma per Guccini si può continuare. Gli uomini di D’Aversa continuano a spingere, ma ottengono soltanto due corner in rapida successione. Al 7′ sono i veneti a recuperare un pallone con Geijo che serve Stulac la cui botta è fermata da un ottimo Frattali.
Adesso i ritmi calano un po’ e il Venezia guadagna qualche metro ma senza creare particolari problemi. Il Parma riparte quando può e all’11’ è Baraye servito da Nocciolini a far suonare l’allarme nella retroguardia di casa, con un tiro di poco a lato. Al 14′ l’azione del gol. E’ Scozzarella – che ha dimostrato una grande visione di gioco – a lanciare sulla destra con un servizio perfetto l’accorrente Nocciolini che in posizione di ala crossa al centro dove spunta Baraye che di testa insacca. Azione splendida così come la rete dell’attaccante crociato. Il Venezia a questo punto va un po’ in bambola e il Parma ne approfitta con un micidiale uno-due che porta Nocciolini al raddoppio. E’ Scavone che serve Manuel Nocciolini, il quale stoppa e lascia partire un bolide che batte Facchin.
Il secondo gol del Parma ha l’effetto di ridestare il Venezia e i lagunari cominciano a pressare, tanto da creare qualche azione pericolosa e chiamando in causa in diverse occasioni il portiere Frattali. Al 20′ è Garofalo – in seguito a un pallone perso malamente da Munari – che da fuori chiama Frattali alla respinta. Al 25′ il giocatore di casa concede il bis con una botta violentissima di sinistro dai 30 metri, Frattali in tuffo devia la palla sulla traversa e Lucarelli si immola su Geijo impedendogli il tiro a porta vuota.
Al 30′ giallo a Canini per un intervento da dietro sulle gambe di Geijo all’altezza del centrocampo. Fallo ingenuo, evitabile, ma la frittata il difensore crociato la combina un quarto d’ora dopo. Il Venezia intanto ha continuato a pressare, mentre gli ospiti controllano agevolmente. Al 38′ Inzaghi cambia: dentro Fabris, un centrocampista, per il difensore Malomo, con l’obiettivo dsi spingere di più sulla fascia destra. Un minuto dopo ancora brividi per la difesa crociata: Garofalo, sempre lui, scambia con Moreo e da dentro l’area calcia sul fondo. Al 42′ ci prova Soligo, che riprende un pallone respinto dalla difesa ospite ma il suo tentativo di spegne sul fondo. Al 44′, sempre all’altezza del centrocampo, saltano in due per cercare di intercettare di testa un rinvio della retroguardia del Parma e Acquadro allarga il braccio colpendo sulla testa un giocatore del Parma: Guccini tira fuori il secondo giallo della partita.
Al 45′ la frittata di Canini che complica non poco la gara del Parma: trattenuta ancora più ingenua del fallo precedente, sempre all’altezza del centrocampo, su Geijo e secondo giallo. Il Parma dovrà rientrare in campo e giocare tutta la ripresa, in cui il Venezia le proverà tutte per riprendere i gialloblu, con un uomo in meno.
D’Aversa corre ai ripari e da inizio ripresa manda in campo Saporetti al posto di Baraye. Anche Inzaghi cambia da subito con un altro attaccante in campo, Marsura, al posto dell’ammonito Acquadro. E’ il Venezia a pressare da subito sulla retroguardia parmigiana e gli sforzi vengono subito premiati: al 3′ Moreo salta più alto di tutti e di testa corregge in rete il cross di Frabris. Il gol dà coraggio agli uomini di Inzaghi che adesso schiera ben quattro attaccanti, mentre per il Parma si annuncia una gara di autentica sofferenza. Al 54′ il Venezia batte due corner in successione, ma la difesa crociata libera. Al 55′ D’Aversa corre ancora ai ripari: dentro Benassi, fuori Nocciolini. Adesso la difesa è a 3, mentre in attacco rimane il solo Calaiò che potrà però essere supportato dagli inserimenti dei centrocampisti che ora possono contare anche su Mazzocchi leggermente avanzato sulla fascia con dietro il nuovo entrato in copertura. Il Parma continua a rimanere schiacciato tutto all’interno della propria trequarti, mentre il Venezia fa un grande possesso palla alla ricerca del varco giusto.
Al 57′ prova ad uscire Scozzarella, messo giù ma non per l’arbitro. Al 58′ è Calaiò in fase difensiva a finire giù e Guccini non fischia. Al 62′ Venezia pericoloso in area con Moreo e Geijo, ma finisce a terra Lucarelli e l’arbitro ferma un’azione confusa diventata pericolosa a un metro da Frattali. La difesa crociata fa buona guardia, ma gli uomini di D’Aversa non trovano ripartenze e non riescono ad uscire dalla loro metà campo. Il Venezia mette in area alcuni palloni alla ricerca di una qualche invenzione degli avanti che non arriva. Al 70′ è Marsura a presentarsi nell’area piccola palla al piede, ma capitan Lucarelli in scivolata chiude bene sull’attaccante e si infortuna leggermente alla gamba destra. Al 72′ fallo su Calaiò sulla trequarti, batte Munari per lo stesso arciere che si gira in area e tira senza però impensierire Facchin che blocca. Sulla ripartenza dei veneti con i crociati sbilanciati in avanti, è Nunzella a chiudere bene in area sull’accorrente Geijo. Un minuto dopo è invece Saporetti a chiudere un altro assalto in fallo laterale. Al 74′ fallo da dietro di Calaiò sulla trequarti d’attacco del Venezia e anche il bomber crociato finisce sul taccuino dell’arbitro che estrae il giallo. Inzaghi esaurisce i suoi campi mandando in campo Tortori per un buon Caccavallo, protagonista di diversi cross pericolosi nell’area del Parma.
Al 78′ ammonito Nunzella per fallo su Fabris sul lato piccolo dell’area di rigore, in seguito a un errore di Scavone anticipato a centrocampo su un tentativo di ripartenza dei crociati. La punizione per fortuna del Parma finisce alta. All’83’ giallo anche a Frattali che ritarda una rimessa da fondo campo. Anche i secondi in questa fase sono importanti.
All’86’ cross di Tortori, gira di testa Moreo e il pallone finisce sul braccio di capitan Lucarelli. Per Guccini è rigore. Geijo dagli 11 metri calcia alla sinistra di Frattali che intuisce ma non arriva. E’ il pareggio del Venezia. Un sogno che sfuma nel finale. Il Parma con un uomo in meno non ha la forza di reagire, non ha fatto praticamente nulla per tutti i secondi 45 minuti, il Venezia invece continua a spingere. All’88’ ancora Frattali costretto a respingere con i pugni su un cross e il pallone è in corner. Un minuto dopo l’ultima sostituzione di D’Aversa: Scozzarella lascia il posto a Corapi. Tre i minuti di recupero decretati dall’arbitro Guccini, ma non succede più nulla.
Dopo il triplice fischio, proteste dei giocatori di entrambe le squadre all’indirizzo dell’arbitro laziale che, in effetti, non le ha azzeccate proprio tutte. Rimane, su tutto, il dubbio sull’azione che appena dopo 5′ di gioco ha visto Scavone trattenuto in area. Una partita che, comunque, 11 contro 11 forse avrebbe avuto tutto un altro esito. Ma la storia, così come il calcio, non si fa con i se e con i ma. Resta la soddisfazione di aver visto un bel Parma fin quando i numeri lo hanno consentito e l’ottimo lavoro di mister D’Aversa. Un punto comunque d’oro colto il laguna. Peccato, però, per la vittoria sfumata a un soffio dal traguardo.