Non ci saranno sale giochi in via D’Azeglio, ma forse un nuovo supermercato. Mentre le trattative proseguono, oggi il consigliere Giuseppe Pellacini ha consegnato in Prefettura, alla Questura e anche al Comune di Parma, le 1.466 firme raccolte in calce alla petizione contro l’apertura di una sala giochi al posto del supermercato chiuso alla fine dello scorso dicembre.
“Il Comune ha risposto alla mia interpellanza affermando che verrà intrapresa ogni strada possibile perché in via D’Azeglio non apra una sala giochi al posto del supermercato – sottolinea Pellacini -. Scrive infatti di essere pronto ad adottare gli strumenti urbanistici ed emettere un eventuale ordinanza di limitazione degli orari, esattamente come proposto. Si è ottenuto quanto i cittadini dell’Oltretorrente mi avevano richiesto interpellandomi, sollecitati dalle notizie avute a fine novembre e dagli scaffali vuoti del supermercato. A gennaio era scoppiata una polemica sterile in cui il Comune aveva fornito informazioni contraddittorie e risposte poco chiare ma, il vero punto, è che le istituzioni sono ormai concordi nell’affermare che non è gradita una sala giochi in via D’Azeglio ed evitare quindi la deriva sociale di un quartiere che ha già fin troppi problemi”.
Il consigliere dei Centristi per Parma svela inoltre che “pare sia stata trovata una soluzione per i circa venti dipendenti che in un primo periodo erano destinati al trasferimento in Toscana con pesanti disagi. Per la maggior parte di loro o forse tutti, si prospetta l’attivazione degli ammortizzatori sociali a partire dai prossimi giorni. Si spera ovviamente che tutti possano trovare una nuova collocazione in breve tempo, la nuova soluzione sembra però essere un miglioramento rispetto alle prime prospettive”.
Tutto bene? Più o meno. Adesso si attende di sapere se in Oltretorrente riaprirà o meno un supermercato.
“La trattativa con un marchio pare a buon punto – conclude il consigliere Pellacini -. Resta ancora aperta, per quanto posso saperne al momento, la definizione delle modalità di carico e scarico merci. Devo rilevare che la raccolta firme è servita per accendere un faro sul rischio del decadimento sociale che si sarebbe verificato in caso di apertura della sala giochi. Se la sottoscrizione non fosse partita con gran forza, come invece è stato, le istituzioni non si sarebbero date da fare con decisione, il Comune si è infatti attivato solo dopo l’annuncio della petizione. La medaglia va quindi a tutti coloro che sono corsi a firmare la petizione che ha sortito l’effetto desiderato. A loro è dovuto un ringraziamento mio e da parte di tutta la città, ringraziamento che va anche al comitato dell’Oltretorrente che, percependo il pericolo, ha chiesto il mio intervento e che ha supportato la petizione con grande attenzione“.