28 Gennaio – Il Campiello Balzano e la comunicazione non violenta alla...

28 Gennaio – Il Campiello Balzano e la comunicazione non violenta alla libreria Voltapagina

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Marco BalzanoUn reading musicale alla Libreria Voltapagina Parma. L’appuntamento è per sabato 28 gennaio, quando Marco Balzano, 38enne scrittore milanese, Premio Campiello 2015, arriverà in via Oberdan per presentare il volume “Pronti a tutte le partenze” (Sellerio), accompagnato dalla voce di Chiara Cosentino (Artikoinè) e da Fabrizia Dalcò, giornalista e autrice del blog “In genere”. Un evento dedicato al romanzo puro e alla bellezza e alla sapienza dello scrivere bene e con il cuore nella libreria (ri)nata dalle ceneri della vecchia Ubik grazie al contributo di Sinapsi Group.

Pronti a tutte le partenze (Premio Flaiano 2013) è la storia di un lento, agitato risveglio. Sprofondati in una sonnolenza che genera mostri, i protagonisti del romanzo cercano il coraggio di sfidare il mondo per affrontare ognuno le proprie battaglie, e vincere in fondo la stessa guerra. Il trentenne, in Italia, è un prodotto tipico, un articolo originale. Forse non esiste altrove un carattere altrettanto paradossale, forgiato dalla storia e dallo spirito dei tempi, sospeso tra un’eterna e spossante giovinezza e un’infinita e immutabile anzianità, magari dello spirito più che del corpo. Giuseppe, il protagonista di questo romanzo, vive con consapevole, moderata impazienza tale esitazione indefinita. È insegnante precario alle scuole superiori di Salerno e provincia, ha studiato Lettere con passione a tratti démodé, ha vinto un dottorato ancora da terminare e Dante è l’amata materia della sua specializzazione. Non appena avrà un lavoro fisso vuole sposarsi con Irene, con cui è fidanzato da qualche anno. La casa è quasi pronta, la testa è a posto, e invece i guai arrivano tutti assieme.

Irene lo tradisce e lo lascia su due piedi, il Ministero della Pubblica Istruzione gli taglia le supplenze di italiano e latino. Per fortuna Giuseppe ha una famiglia concreta, madre umile e tenace, padre col cuore da rivoluzionario e cervello pieno di buon senso. Ed è proprio papà Vittorio, mentre Giuseppe è sotto la finestra della ex fidanzata a lanciare sassi, che convince il figlio a cambiare aria e ad accettare un incarico di tre mesi nel Nord, a Milano. Lassù di mondo se ne apre un altro. La metropoli appare fosca, la scuola mediocre, gli studenti disattenti. Giuseppe si trova a vivere con tre ragazzi: un ingegnere cinese impiegato come tecnico in una multinazionale; un marocchino che ha la moglie in patria e fa il cameriere in un ristorante siciliano; un professore precario come lui, che viene dalle zone terremotate dell’Abruzzo.

Diversissimi per origine, cultura, formazione, i quattro si scoprono tremendamente simili: guadagnano lo stesso niente, condividono il medesimo nulla e nutrono un identico scontento. Il mercato del lavoro e della disoccupazione ha di fatto realizzato l’uguaglianza sociale, annullato le distanze, livellato i desideri e le speranze. I quattro allora si prendono a cuore a vicenda, si assistono, alimentano un fuocherello e poi un’energia che forse può diventare una insperata forza di reazione. Tanto da spingerli a un lento e agitato risveglio da una sonnolenza che genera mostri, alla ricerca del coraggio di affrontare ognuno le proprie battaglie, e vincere in fondo la stessa guerra.

COMUNICAZIONE NON VIOLENTA CON L’ESPERTA IN LIBRERIA

Voltapagina

Sempre alla libreria Voltapagina, in via Oberdan, riprendono gli appuntamenti con la pedagogista e consulente familiare Alessandra Giovanelli, dedicati alle famiglie, agli insegnanti e agli educatori, per parlare di comunicazione non violenta. In programma due incontri: il primo sabato 28 gennaio alle 16, il secondo sabato 4 febbraio, alla stessa ora.

La comunicazione nonviolenta (CNV), chiamata anche comunicazione empatica, comunicazione collaborativa o linguaggio giraffa, è un processo di comunicazione assertivo sviluppato da Marshall Rosenberg a partire dal 1960, e diffuso dal suo Centro per la comunicazione nonviolenta, introdotta per evitare i conflitti e per essere efficace. Il termine “linguaggio giraffa” si riferisce a uno dei pupazzi-marionette che Rosenberg utilizzava nei suoi seminari e conferenze per spiegare i metodi di comunicazione efficaci. Rosenberg scelse questo animale perché il suo lungo collo gli permette di avere un’ampia visione, e per il fatto che ha il cuore più grande tra i mammiferi terrestri.

La comunicazione nonviolenta si basa sull’idea che tutti gli esseri umani hanno la capacità di compassione e ricorrono alla violenza o a un comportamento che danneggia gli altri quando non riconoscono le strategie più efficaci per soddisfare i propri bisogni.

Per info: Libreria Voltapagina Parma – Via Oberdan 4/C – Tel.: 0521 508699

 

 

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