Erano diventati l’incubo dei cantieri: ben 13 furti risalenti al 2013, messi a segno tra Fontanellato, Busseto, Colorno, Collecchio, Medesano, Baganzola e Vicofertile. Nel corso dell’operazione “Attila”, nel maggio scorso i Carabinieri hanno arrestato 5 persone – tutte moldave o rumene – accusate di aver rubato, a più riprese, ben 8.500 litri di carburante, rivenduto poi sottocosto ad altri imprenditori. In tutto sono quindi 12 gli indagati dell’operazione, con accuse che vanno dal furto alla ricettazione.
Oggi in tribunale si è conclusa l’udienza preliminare presieduta dal giudice Alessandro Conti, che ha condannato con rito abbreviato 3 imputati – pene da 16 a 18 mesi, ma con il beneficio della sospensione condizionale – accusati del furto di 350 litri di gasolio e di un’auto. Cinque, invece, gli imputati che hanno scelto il patteggiamento con pene che vanno da 12 a 19 mesi di reclusione. Anche per questi ultimi, accusati di furto o ricettazione, la pena è stata sospesa. Quindi niente carcere.
Per altri due componenti della banda, invece, è stato disposto il rinvio a giudizio davanti al tribunale. Oltre ai furti, infatti, ai due viene contestata anche una tentata violenza sessuale ai danni di una prostituta. L’episodio sarebbe accaduto in via Naviglio Alto, dove uno dei due si sarebbe finto poliziotto per estorcere alla donna atti sessuali per evitare conseguenze.