Ci sarà anche Giulia Di Cagno da Felino – l’unica a rappresentare il Nord Italia – tra le sei voci rimaste in gara per il titolo del Concorso nazionale “Chicco Bettinardi” per Nuovi Talenti del Jazz Italiano, dedicato al saxofonista prematuramente scomparso nel 2004 e organizzato dall’Associazione culturale Piacenza Jazz Club. L’appuntamento è per sabato 28 gennaio alle 21.30 al Milestone di Piacenza. Si chiude così, con l’ultima finale dedicata alla sezione dei Cantanti, questa fase del concorso. Altri momenti clou sono previsti successivamente: i vincitori dello scorso anno si esibiranno giovedì 9 marzo alle 21.15 nella stupenda cornice della Sala dei Teatini nell’ambito del cartellone del prossimo Piacenza Jazz Fest. In chiusura del festival il prossimo 8 aprile si terrà la premiazione dei vincitori di questa edizione nel corso del Galà finale.
I sei cantanti ammessi dalla giuria, oltre a Giulia Di Cagno, la 25enne di Felino, già distintasi lo scorso quando è giunta seconda, sono Enrica La Penna, 24enne di Chieti, le pugliesi Federica Orlandini 23enne da Lecce e Dionisia Cassiano, 29 anni, originaria di Muro Leccese, la palermitana Valeria Maria Terruso che di anni ne ha 25 e l’unico uomo del gruppo, Arturo Caccavale, 28enne di Nola, in provincia di Napoli.
A valutare i finalisti sarà una Giuria presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, che sarà affiancata da Debora Lombardo, anch’essa cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dalla giornalista di “Libertà” Eleonora Bagarotti e dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani.
Arturo Caccavalle canterà “Moanin’” di Bobby Timmons, pianista dei Jazz Messengers gruppo di Art Blakey che lo incise per la prima volta nel 1958, “Walkin”, un blues con una originale introduzione, fu prima accreditata a Miles Davis, il compositore era in realtà Richard Carpenter come si scoprì in seguito, infine un brano del divo brasiliano Djavan dal titolo “Faltando um pedaço”. Dionisia Cassiano proporrà una versione cantata di “Duke Ellington’s Sound of Love”, scritto all’indomani della morte del Duca da Charles Mingus, “Stars” una canzone molto recente con musiche del pianista Fred Hersch e parole di Norma Winstone e quel pezzo di storia del Jazz che è “Anthropology” di Charlie Parker. Giulia Di Cagno farà ascoltare la sua versione di un brano simbolo come “But not for me” di Gershwin, porterà atmosfere partenopee con “Doje stelle so’ cadute” firmato F.S. Mangieri e “Long as you’re Living” della coppia Priester e Turrentine. Enrica La Penna passerà da standard dei primi anni Quaranta, come “I’m Glad There Is You”, di Jimmy Dorsey e Paula Madeira, e anni Cinquanta come “What A Difference A Day Made” di Stanley Adams, resa indimenticabile da Dinah Washington, alla bossa nova di Antonio Carlos Jobim e la sua “Once I Loved”, testo di Vinicius De Moraes. Federica Orlandini interpreterà “You Must Believe in Spring”, scritto da Michel Legrand per la colonna sonora di un musical con protagonista Gene Kelly, una scelta particolare come “Everybody’s Song But My Own” composta da Kenny Wheeler e come terzo un brano tra i più noti di Cole Porter, “You’d Be So Nice To Come Home To”. Valeria Maria Terruso farà ascoltare la sua versione di “Alone Together” di Schwartz e Dietz, “Get Out of Town” scritta da Cole Porter, di cui si ricorda in particolare l’interpretazione di Caetano Veloso e “I Fall In Love To Easily” scritta da Jule Styne, impressa nella memoria nell’interpretazione immortale di Chet Baker.
Al momento della proclamazione, così come è stato in precedenza nel corso delle altre due finali, saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma per la classifica, e per la relativa premiazione, bisognerà aspettare il Galà di fine festival, in programma sabato 8 aprile allo spazio Rotative di Piacenza (Via Benedettine 66).