“Geppetto e Geppetto”, il nuovo spettacolo del drammaturgo, attore e regista Tindaro Granata, recentissimo vincitore del premio Ubu, l’Oscar del teatro italiano, nella categoria “novità o nuovo progetto drammaturgico”, arriva a Parma, dove andrà in scena al Teatro al Parco giovedì 26 gennaio alle 21, nell’ambito di “Serata al Parco”, la rassegna del Teatro delle Briciole dedicata alla scena contemporanea.
Uno spettacolo che scuote le coscienze trasferendo sulla scena il tema della paternità delle coppie omosessuali. Un ritratto di famiglia che smonta le morali precostituite e guarda con particolare sensibilità alla complessa condizione del figlio, scavando nell’universo famigliare di oggi nella sua interezza. Dopo lo spettacolo la compagnia incontra il pubblico, conduce Federico Ferrari, psicologo e terapeuta familiare.
«Geppetto e Geppetto – spiega Granata nelle note di regia – non è la storia universale di tutti i figli nati da coppie omosessuali. Non è la storia di una bandiera spinta dal vento del “pro” o da quello del “contro”. E’ la storia di un papà che vuole fare il papà e di un figlio che vuole fare il figlio: tra i due, all’apparenza, manca solo una mamma. È la storia di uno scontro tra due uomini, uno giovane e uno adulto, che cercano entrambi il riconoscimento di una paternità, che non può avere la stessa funzione che ha in una famiglia eterosessuale. E’ il desiderio di un Geppetto di farsi amare da un figlio che non è sangue del suo sangue, ma generato dal seme del proprio compagno. E’ il desiderio di un ragazzo di ritrovare una figura paterna, vissuta nell’assenza di una figura materna, che lo possa accompagnare nel mondo degli adulti senza il peso della mancanza. È possibile che 1 Geppetto + 1 Geppetto possa fare = 1 figlio? Certo che è possibile, come è possibile che 1 Fatina + 1 Geppetto possa fare = 1 figlio! Anzi, sarebbe più facile, ma la storia avrebbe gli stessi problemi dei due Geppetti, se non ci fosse amore, l’importante in queste storie è l’amore per i figli».
Nato a Tindari in provincia di Messina, Tindaro Granata inizia il suo percorso teatrale nel 2002 con Massimo Ranieri, in occasione della messa in scena dello spettacolo Pulcinella. Con Carmelo Rifici, inizia un felice sodalizio che lo porta a lavorare in diversi spettacoli come «Il nemico» e «La testa del profeta» per il festival di San Miniato, in «Il gatto con gli stivali» e «Giulio Cesare» al Piccolo Teatro di Milano, in «Fedra» di Euripide per il festival del Dramma Antico, quindi in Proxima Res, associazione di cui fa parte e della quale è recentemente diventato direttore artistico, viene diretto in «Buio» e in «Chi resta».
Debutta come drammaturgo/regista/attore con «Antropolaroid», spettacolo sulla storia della sua famiglia; dopo questo felice esordio mette in scena «Invidiatemi come io ho invidiato voi» tratto da un fatto di cronaca. Il suo terzo spettacolo, «Geppetto e Geppetto», debutta nel giugno del 2016 alla rassegna Garofano Verde. Prodotto dal Teatro Stabile di Genova, dal Festival delle Colline Torinesi e da Proxima Res, lo spettacolo è interpretato da Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi,Lucia Rea, Roberta Rosignoli, regista assistente Francesca Porrini, allestimento Margherita Baldoni, luci e suoni Cristiano Cramerotti, movimenti di scena Micaela Sapienza. I biglietti si acquistano al Teatro al Parco, Parco Ducale 1, Parma, allo Iat in Piazza Garibaldi 1, Parma, alla Tabaccheria Lottici in Piazza Ghiaia 33/D, Parma. Biglietteria online sul sito Vivaticket. Informazioni: tel. 0521 992044/989430