Torna a casa, trova la porta spalancata e si precipita dentro immaginando già la solita devastazione lasciata dai ladri. Invece no. Dentro ci sono due uomini con la pettorina della Polizia municipale. Che la rassicurano: “Abbiamo preso i ladri, sono albanesi”. La storia – raccontata oggi da Gazzetta di Parma – ha dell’incredibile. Teatro della scena, una villetta nella zona di Marore.
I due a quel punto hanno chiesto alla padrona di casa di aprire la cassaforte – che già era stata trascinata nel salotto – per controllare che ci fosse tutto. Ed è in quel momento che la donna comincia a sentirsi strana: gambe tremolanti, accondiscente, bruciore in gola. Come un automa, ha quindi aperto la cassaforte in cui erano custoditi gioielli di famiglia e pietre preziose, tramandate anche dagli avi.
Impossibile fare la stima esatta di un bottino che ammonta a centinaia di migliaia di euro. E i ricordi di una vita sfumati nel nulla, portati via da due delinquenti professionisti e dal sangue molto freddo.
Lo ha sperimentato l’amica della padrona di casa, arrivata subito dopo. Si è ritrovata i ladri davanti con la borsa piena di gioielli e li ha subito apostrifati, attaccandosi al cellulare per chiamare i carabinieri. I malviventi, però, piuttosto che aggredirla per impedirgli di telefonare, si sono allontanati con tutta calma.
Probabilmente è stata la stessa banda che in un’altra villetta della zona, sempre a cavallo del mezzogiorno di giovedì, ha portato via altri oggetti preziosi e persino delle armi legalmente detenute dai proprietari. Secondo la proprietaria di casa i rapinatori erano italiani. Sul posto, poco dopo, sono arrivati gli agenti delle Volanti della Polizia. Ma di tracce dei malviventi, ovviamente, nulla.