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Rapina in villa a Porporano, chiuso il cerchio attorno a banda di albanesi

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La Squadra mobile di Parma ha chiuso il cerchio attorno ai tre presunti responsabili della rapina in villa a Porporano, durante la quale, il 20 ottobre scorso, non avevano avuto remore a minacciare un ragazzino solo in casa. I tre albanesi già pochi giorni dopo erano finiti in carcere, scoperti sempre dalla Polizia (leggi). Due di loro però solo per ricettazione, mentre il terzo Artan Goci aveva fatto qualche parziale ammissione che gli era valsa già l’accusa di rapina. Adesso, dopo complesse indagini, analisi della videosorveglianza, riconoscimento fotografico e riscontri anche attraverso testimonianze, la Mobile ha portato sul tavolo del pm Lucia Russo le prove del coinvolgimento degli altri due nella rapina di Porporano che fruttò un bottino di circa 5.000 euro in gioielli.

Per Ermal Karaj ed Arben Reci, quindi, è arrivata in cella una nuova ordinanza di custodia cautelare, con l’accusa di rapina. A quanto pare, uno degli elementi che hanno la svolta alle indagini è stata la borsa riutilizzabile di un supermercato, la Conad, nella quale i rapinatori portavano un flessibile. La stessa borsa indicata dal ragazzo rapinato in casa, dove i banditi avevano tagliato la cassaforte, e poi ritrovata a bordo della Volkswagen Golf nera sulla quale viaggiavano i tre albanesi sospettati, auto risultata rubata a luglio durante un altro furto in abitazione. La stessa Golf immortalata dalle telecamere di una casa vicina alla villa di Porporano rapinata il 20 ottobre scorso.

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