Per la Corte d’Appello di Catania da settembre 2015 deve scontare 13 anni e 4 mesi di reclusione per alcune condanne definitive, ma lui era diventato uccel di bosco. Nel suo curriculum reati contro la persona, traffico di stupefacenti, detenzione di esplosivo, furto d’auto, falsa identità. La sfortuna di A.G., 57 anni, origini siciliane, a Parma perché vi risiedono dei parenti, è stata quella di incappare in un controllo degli agenti delle Volanti della Questura. Fermato in via Euclide alla guida di una vecchia Peugeot con targa francese, trasformata più in abitazione che in un mezzo di trasporto, il 57enne ha esibito la partente e una carta d’identità risultata contraffatta.
Condotto in Questura, dagli accertamenti è subito emerso l’ordine d’arresto del settembre 2015 per pene definitive che ammontano a 13 anni e 4 mesi. Ma a questi vanno aggiunti altri 2 anni – patteggiati per direttissima al tribunale di Parma – per il possesso di documenti falsi. L’uomo è stato quindi rinchiuso nel carcere di via Burla.