Multa di 830.000 a Iren Mercato da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. La sanzione è scattata a causa di pratiche ritenute scorrette nella conclusione di contratti a distanza per la fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero.
L’Autorità ha accertato in particolare che sono state adottste “procedure di contrattualizzazione che sfruttavano il contesto di razionalità limitata e asimmetria informativa dei consumatori – dovuto anche alla complessità intrinseca delle offerte commerciali di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero –, permettendo la conclusione di contratti e l’attivazione di forniture non richieste di elettricità e/o gas”.
Analogo provvedimento e stato seguito anche da altre aziende del settore, tanto che le sanzioni ammontano complessivamente a 1,6 milioni di euro.
A vario titolo, sono stati accertati anche casi in cui il contratto è stato concludo “in assenza di qualsiasi manifestazione di consenso del consumatore”, oltre al “mancato rispetto nelle procedure contrattuali delle vendite telefoniche dei diritti dei consumatori introdotti dalla Consumer Rights Directive”.
Iren Energia ha collaborato con l’Autorità e proposto modifiche alle procedure adottate per la contrattualizzazione, tra cui check call di verifica su tutti i contratti porta-a-porta, messa a disposizione del consumatore della documentazione contrattuale e della registrazione delle telefonate di conclusione del contratto e di conferma prima che il consumatore sia vincolato, effettuazione di una seconda telefonata per verificare la ricezione della documentazione contrattuale e il consenso del consumatore, proposizione della scelta esplicita tra conferma scritta e conferma a mezzo telefono in caso di contratto telefonico, rafforzamento dei controlli sul comportamento degli agenti. Infine, sia Iren Energia che le società del gruppo Estra non richiederanno più il pagamento delle forniture non richieste.
Istruttorie analoghe tra il 2015 e il 2016 hanno interessato anche Enel, Eni, Acea, HeraComm, Green Network ed altre.
“La Società – si legge in una nota di Iren Spa – prende atto del fatto che l’autorità abbia apprezzato l’atteggiamento collaborativo di Iren Mercato, riducendo notevolmente le sanzioni anche in seguito al fatto che i comportamenti evidenziati sono sostanzialmente cessati sin dallo scorso anno 2016, ma si riserva comunque di valutare iniziative a propria tutela nelle sedi opportune nella convinzione dei propri comportamenti positivamente distintivi nella gestione delle attività commerciali e nell’adesione al Codice di consumo anche nei periodi passati ante 2016”.
Iren sottolinea di aver “sempre lavorato e investito perché attraverso l’eccellenza nel servizio e la convenienza nelle offerte, i propri Clienti possano trovare soddisfazione, fiducia e scegliere di continuare a rimanere tali. Insomma, non vuole “distruggere valore attraverso meccanismi di contrattualizzazione “facili” che potrebbero generare anche la singola vendita senza però creare valore e fidelizzare il Cliente”.
“Per questo motivo, da sempre – continua la nota di Iren – il Gruppo si è impegnato sulla scelta di partner commerciali fidati e ha preferito meccanismi contrattuali che tutelino il Cliente e penalizzino i comportamenti non virtuosi degli agenti. Inoltre, il Gruppo ha inserito controlli di qualità sul canale teleselling quale il riascolto e la verifica di tutte le registrazioni vocali, e la quality call sul canale “porta a porta”. Inoltre le istanze di ripensamento di chi, per qualsiasi motivo, manifesti la volontà di non voler essere Cliente vengono tenute in considerazione anche oltre i termini previsti dalla normativa”.
È stata resa pubblica la decisione dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato di multare IREN per ben 830.000 euro per pratiche commerciali scorrette. L’attività dell’Autorità è stata avviata su segnalazione di alcune associazioni tra cui la nostra. L’illecito rilevato è particolarmente grave trattandosi di conclusione di contratti non richiesti e dell’attivazione non richiesta di rapporti commerciali di fornitura gas naturale finalizzata all’acquisizione di clientela sul mercato libero.
Purtroppo la questione è annosa e l’azienda come sempre ripete il solito refrain di correttezza. In realtà sono anni che assistiamo a manipolazioni per spingere gli utenti verso il cosiddetto mercato libero, evidentemente una priorità commerciale aziendale. Anche poche settimane fa abbiamo fatto presente all’Azienda che numerosi cittadini di Parma avevano segnalato di addetti IREN che per spingere a modificare il contratto, passando a mercato libero, fornivano false informazioni sulla imminente fine del mercato a maggior tutela.
Apprezzabile il lavoro dell’Antitrust, ma occorre anche una nuova legge che vieti l’indiscriminata pratica delle telefonate commerciali, la gente è stanca e non ne può più, si alimentano gli abusi e non si capisce dove stia il vantaggio per i consumatori.
Fabrizio Ghidini
Presidente Federconsumatori Parma