Parma pioniera dell’home restaurant, la Camera approva regolamento

Parma pioniera dell’home restaurant, la Camera approva regolamento

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“Una legge necessaria che regolamenta un settore, quello degli ‘home restaurant’, che si sta sviluppando in modo esponenziale; un insieme di norme che consentiranno di rispondere alle istanze dei gestori dei ristoranti casalinghi, tutelare i consumatori ma anche il settore della ristorazione tradizionale che, talvolta, ha vissuto queste esperienze come una forma di concorrenza sleale perché priva di regolamentazione”.

Questo il commento dei deputati Giuseppe Romanini, relatore della proposta di legge in Commissione Agricoltura, e Patrizia Maestri all’approvazione, in prima lettura alla Camera, della legge che disciplina l’attività di ristorazione in abitazione privata meglio nota come ‘home restaurant’.

“Parma figura tra le città pioniere nella diffusione di queste esperienze: in collaborazione con il master in ‘webcommunication e social media’ dell’Università di Parma e a numerosi sponsor locali si sono infatti già svolte nella nostra città tre edizioni del ‘festival della cucina domestica, inusuale e del social eating’ e una quarta è prevista per il prossimo aprile” – hanno ricordato i due deputati – “L’obiettivo di questi eventi è quello di valorizzare le produzioni DOC-DOP-IGP del territorio e promuovere, nelle case ed in spazi insoliti, gli usi e consumi gastronomici locali con finalità anche di promozione territoriale e turistica”.

“La legge approvata, una volta concluso l’iter al Senato, consentirà di disciplinare queste attività circoscrivendone il perimetro alla mera occasionalità (massimo 500 coperti all’anno per un volume d’affari che non può superare i 5.000 euro con pagamenti effettuati solo con modalità elettroniche tramite le piattaforme web di prenotazione), semplificando al massimo le procedure per l’avvio fermo restando il rispetto delle normative igienico-sanitarie e degli standard edilizi per le abitazioni” – hanno infine spiegato Romanini e Maestri – “L’obiettivo è quello di creare nuove opportunità di sviluppo dell’economia in molte regioni della nostra penisola valorizzando lo straordinario patrimonio enogastronomico di cui dispone il nostro Paese”.

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