A.M., 28 anni, origini albanesi, ma residente nel reggiano, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per maltrattamento e lesioni ai danni dell’ex fidanzata. Il gup Alessandro Conti, inoltre, non ha concesso la sospensione della pena e anzi ha confermato la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe in più occasioni aggredito una ragazza dell’Est, residente a Parma, colpevole soltanto di non voler proseguire la loro relazione anche a causa di comportamenti violenti che il 28enne avrebbe assunto.
L’escalation di minacce è culminato – secondo l’accusa – in un episodio che nel luglio 2016 ha terrorizzato la ragazza. L’uomo l’ha infatti invitata nella sua auto per l’ennesima discussione, ma quando lei ha accettato è prima partito a folle velocità e poi la colpita più volte con dei pugni alla testa e alle spalle. Le minacce piuttosto esplicite sono poi proseguite al telefono e il 28enne non ha neppure esitato ad inviare alla ex delle foto che lo ritraevano con ferite da arma da taglio al costato. Tutto per convincere la ragazza a restare con lui. Adesso è arrivata la condanna a 2 anni e 8 mesi.