Parma ha perso per strada il grande volley, il basket che conta, il calcio secolare, ha visto fallire gloriose società, adesso rischia di veder svanire anche il rugby giocato sul palcoscenico continentale del Guinness Pro12. Che alle Zebre Rugby da qualche mese non ci sia più solo un problema di risultati appare chiaro come il sole. Prima il continuo rinvio dell’approvazione del bilancio, poi il via libera all’ultimo istante, il 27 dicembre scorso, con una perdita contenuta entro i 100.000 euro. Si parla di stipendi in ritardo e di altre difficoltà con le quali giocatori e staff tecnico si trovano a dover fare i conti ogni giorno. Non ultimo anche il problema dei rinnovi dei contratti, al momento in stand-by, che genera non poche tensioni nel gruppo. E altrettanto bene sarebbe sgombrare subito il campo da ogni dubbio su dove giocherà il XV del Nord Ovest nella prossima stagione.
Per cercare di ridare stabilità all’ambiente, ma anche di scongiurare l’addio della franchigia celtica di base a Parma, parte quello che potrebbe anche essere l’ultimo appello a istituzioni e forze economiche della città. L’appuntamento è martedì 10 gennaio alle 10.30, nella Sala Savani della Provincia, in piazzale della Pace. Alla conferenza saranno presenti il presidente della Provincia Filippo Fritelli, l’assessore allo Sport del Comune di Parma Giovanni Marani, il consigliere regionale Alessandro Cardinali, e il presidente di Zebre Rugby Stefano Pagliarini, oltre a rappresentanti della Federazione italiana Rugby che gestisce tra l’altro la Cittadella del Rugby di Colorno. Sono stati invitati anche gli esponenti delle categorie economiche del Parmense per cercare di unire le forze, come in una mischia bene ordinata, per far andare avanti le Zebre Rugby.