La segreteria territoriale della Federazione Sindacati Indipendenti torna a denunciare le criticità del pronto soccorso del Maggiore di Parma e chiede interventi strutturali per superare l’emergenza. Ma anche il ripristino del posto di polizia e maggior vigilanza notturna per evitare il ripetersi di aggressioni ai danni degli operatori.
“Il Pronto Soccorso vive una realtà di costante affanno e durante i picchi stagionali dall’affanno si passa al caos e con il caos si rimbalza agli onori della cronaca – si legge in una nota sindacale -. E l’Azienda come provvede? Tampona, come può, le criticità ma tamponare non significa risolvere i problemi servono soltanto a metterci una pezza. I problemi del Pronto Soccorso, ben noti ai vertici aziendali, sono stati riproposti anche alcuni mesi or sono da questo sindacato“.
La Fsi denuncia “cronica carenza di personale, di tutti i profili, e abnorme afflusso di pazienti“.
“Cocktail micidiale che, ovviamente, produce ricadute negative sulla qualità dell’assistenza e potenziali problemi di sicurezza, sia per gli operatori che per l’utenza, spesso non autosufficiente, che si rapporta con del personale sempre più esausto, a cui vengono richiesti sacrifici ma che, troppo spesso, non riesce ad usufruire dei basilari diritti, con un accumulo crescente di ore lavorate e ferie non godute – tuona il sindacato -. Parlando di sicurezza, non si possono sottacere i problemi legati all’incolumità fisica dei lavoratori, vittime continue di aggressioni da parte di camuffati da utenti che necessitano assistenza. L’FSI chiede a gran voce il ripristino del Posto di Polizia in Pronto Soccorso e di adeguata vigilanza notturna in esso“.
Il sindacato apprezza “l’assunzione di 4 medici di Pronto Soccorso – che attendiamo da 1 anno – senza però dimenticare tutte le altre figure professionali e senza dimenticare che senza un intervento riorganizzativo della forza lavoro i problemi resteranno insoluti“.
Non secondario è il problema dei posti letto per il trasferimento dei pazienti che hanno bisogno di un ricovero.
“Il taglio dei posti letto sembra un processo costante ed inarrestabile – denuncia infatti la Fsi -. Nei periodi topici nei Reparti di degenza vengono aggiunti posti letti “Volanti”, e troppo spesso, nei Reparti si vedono costretti a dimettere pazienti, che non hanno completato del tutto il percorso terapeutico, per dare una boccata d’ossigeno ad un Pronto Soccorso sempre più saturo ed in difficoltà. Il Direttore Generale ha preannunciato un progetto per accelerare i tempi di trasferimento dei pazienti, dal Pronto Soccorso ai Reparti di degenza, ed accelerare i tempi delle dimissioni dei pazienti dai Reparti di degenza al domicilio. Se si considera che i tempi di degenza nei Reparti sono già ridotti al minimo – sottolinea la segreteria della Fsi – se subiranno un’ulteriore accelerazione, avremo dei ricoveri lampo delle vere toccate e fuga, con buona pace dei pazienti e dei loro famigliari. Così, come il gatto che si morde la coda, aumenteranno i pazienti che, dimessi anzitempo, torneranno, in men che non si dica, ad intasare nuovamente, il Pronto Soccorso“.