Si sono conclusi i lavori di restauro della facciata del municipio, per cui il Comune ha stanziato poco meno di 350 mila euro. L’intervento rientra fra quelli che l’assessorato ai lavori pubblici, guidato da Michele Alinovi, sta mettendo in atto nell’ambito nel centro storico della città e che comprendono il recupero e la rigenerazione urbana del complesso ex conventuale di San Paolo e la riqualificazione di via Mazzini.
La facciata del municipio è tornata da qualche giorno visibile ai passanti, dopo che sono state smontate tutte le impalcature disposte lungo i tre lati della residenza municipale che si affacciano su piazza Garibaldi, strada della Repubblica e borgo San Vitale. Tra le novità anche il cambio di posizionamento della bandiere che contrassegnano la facciata del Comune, spostate dal lato poco visibile di strada della Repubblica, su piazza Garibaldi. Per valorizzare la facciata e la statua del Correggio che si trova su piazza Garibaldi è stato installato un nuovo sistema di illuminazione.
L’intervento appena concluso è stato presentato dall’assessore ai Lavori pubblici, Michele Alinovi, dalla progettista, architetto Barbara Zilocchi, Gabriele Buia, dell’impresa Buia che ha effettuato i lavori, e dai tecnici di Parma Infrastrutture Spa, Marco Ferrari e Albino Carpi.
“Dopo 5 mesi di lavori, avviati a metà giugno, si è concluso i restauro della facciata del Municipio – ha spiegato l’assessore Michele Alinovi – si tratta di un restauro scientifico e conservativo. La residenza municipale torna, così, all’antico splendore. Parmigiani e turisti ne possono ammirare la bellezza. Tutto questo avviene dopo la conclusione del restauro della torre campanaria del complesso di San Paolo per rendere Parma sempre più bella ed attrattiva, all’altezza con le sfide dei prossimi anni”.
L’architetto Barbara Zilocchi ha spiegato che “la facciata del Comune rappresenta un’opera incompiuta. L’attuale configurazione del municipio risale al 1606 dopo il crollo della torre municipale. I lavori per la riedificazione dell’attuale sede del municipio ebbero luogo nel periodo compreso tra il 1623 ed il 1627”. La facciata era stata realizzata per essere poi ricoperta con altri materiali, il fatto che sia rimasta incompiuta ha creato dei problemi ai paramenti murari ed agli elementi in laterizio. “Abbiamo effettuato interventi di pulitura – ha aggiunto la progettista – e di consolidamento conservativo”. Sono stati messi in sicurezza anche i merli nella parte del Municipio sopra la pizzeria. Il restauro è stato preceduto da una fase di studio e ricerca storica che ha permesso di verificare la provenienza di alcuni materiali come il marmo di Verona.
In tutto, come ha ricordato il geometra Marco Ferrari, sono stati fatti interventi di restauro su una superficie di circa 1.900 metri quadrati. Gabriele Buia, della Buia Nero che ha eseguito i lavori, ha parlato di come “sia stato importante creare una squadra di lavoro che ha rispettato i tempi ed ha effettuato un intervento di qualità. Tutto questo rientra in una nuova visione nei rapporti tra Amministrazione pubblica e imprese private”.
Il restauro ha interessato la parte muraria e le parti in pietra o marmo. La parte in mattoni è stata sottoposta ad interventi di pulitura con spazzole morbide e acqua deionizzata, impacchi con bicarbonato e ammonio e sono state effettuate delle infiltrazioni ad hoc con malta di calce idraulica naturale. Si è posto rimedio anche alle microfratture con iniezioni di malta e calce idraulica. Molta attenzione è stata dedicata a quelle parti della facciata soggette ad esfoliazione e a rischio di distacco con interventi specifici. E’ stato un intervento ad ampio spettro volto a riportare agli antichi splendori la parte esterna dell’edificio con azioni particolarmente accurate e studiate appositamente per garantirne la durata nel tempo. Si è provveduto anche alla messa in sicurezza di parte del tetto e delle merlature che danno su piazza Garibaldi, nel lato del municipio verso via Farini.