Paolo Scarpa sfida il sindaco Federico Pizzarotti. Non per il voto di primavera, ma ad un confronto pubblico nel corso della campagna elettorale per le primarie del Pd. Un “invito personale“, quello rivolto dal candidato partito civico che ha subito sposato i Dem, per un confronto “aperto a tutti i cittadini“.
“Le primarie a cui mi candido sono le primarie della città, che devono lasciare un patrimonio di idee e contributi che devono restare a Parma a prescindere da chi vincerà il 19 febbraio e poi alle elezioni ammnistrative – sostiene Paolo Scarpa -. Non intendo partecipare a una competizione in cui il tempo sia sprecato in battibecchi autoreferenziali tra candidati che appaiano impegnati solo in cerca di posti di potere. Naturalmente lascio al Sindaco indicare luoghi e tempi del confronto pubblico, compatibilmente con gli impegni del suo mandato. Ma è tempo di individuare soluzioni rapide e condivise alle emergenze di oggi, dal momento che il mandato del Sindaco ha ancora sei mesi cruciali davanti e la città non può aspettare. Io voglio offrire a Parma il mio contributo da subito – sostiene Scarpa -. Ci sono problemi urgenti che hanno priorità rispetto ai tempi della politica. E del resto diffido di chi propone ricette facili a mezzo stampa a problemi complessi che non possono essere banalizzati: per questo un confronto non può che aiutare a superare una buona volta le dinamiche perverse della vecchia politica e mi auguro che il Sindaco possa accettare il mio invito“.
Le emergenze alle quali Scarpa fa riferimento, scaldando i motori in vista della campagna elettorale che entrerà nel vivo proprio in coincidenza con le feste di fine anno, sono “rispetto della legalità, sicurezza, degrado degli spazi pubblici, delle strade, delle piazze, precarietà. Ma più in generale c’è un problema di futuro di Parma, a partire dalla svendita di quei gioielli di famiglia con la quota pubblica di Fiere S.p.A., tema sul quale, dopo il mio intervento, è andato in fibrillazione il Partito del Sindaco. In particolare il tema della legalità, che a monte genera quello della sicurezza, è lungi ancora dall’essere affrontato con decisione e progettualità efficace. La sicurezza è un diritto di tutti. Un Sindaco può fare molto – sostiene in conclusione Paolo Scarpa -. Non da solo, certo, ma un Sindaco deve prendere di petto un problema che si riverbera su tutti i cittadini e che si affronta ripristinando immediatamente il controllo nei singoli quartieri, per presidiare in modo capillare un territorio urbano in cui latita la presenza pubblica“.