Tra il 1 gennaio e il 30 novembre scorso i delitti denunciati alle forze dell’ordine sono calati circa del 10% nell’intera provincia e del 5% nella città di Parma rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo il dato uscito dall’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica della Prefettura di Parma, presieduto dal prefetto Giuseppe Forlani, che ha analizzato lo stato di attuazione del Patto per la sicurezza “Per una città più sicura”, a un anno dalla sua sottoscrizione, il 3 dicembre 2015, da parte dello stesso prefetto e del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.
Sono comunque in crescita gli omicidi volontari (3 episodi con autori scoperti), ricettazione, estorsioni, usura, truffe e frodi informatiche, danneggiamenti seguiti da incendio. Diminuiscono, invece, tentati omicidi, omicidi preterintenzionali, lesioni dolose, percosse, minacce, ingiurie, violenze sessuali, furti in totale, rapine in totale, associazioni per delinquere, incendi, danneggiamenti, prostituzione, contraffazione. In particolare la quasi totalità delle denunce per usura attiene a presunti delitti commessi da Istituti di Credito ed Equitalia, la cui qualificazione come fattispecie delittuose, non legislativamente definita, deve passare al vaglio dell’Autorità Giudiziaria caso per caso.
La riduzione del totale dei furti – il reato che più di ogni altro solleva la protesta di cittadini e forze politiche – riguarda sia le abitazione sia gli esercizi commerciali, oltre che su mezzi di trasporto. Ma crescono purtroppo i borseggi – pare una specialità di giovani donne dell’Est – e gli scippi.
In calo anche le rapine in abitazione, in banca e uffici postali, in strada, ma non quelle ai danni di esercizi commerciali – tabacchi e farmacie su tutti – che restano stabili rispetto ai primi 11 mesi del 2015.
L’andamento della delittuosità è stato più volte esaminato dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica nel corso dell’anno per comprendere il significato e le caratteristiche dei fenomeni emergenti e definire più approfondite strategie di prevenzione e di contrasto. Particolare attenzione è stata riservata all’analisi delle denunce relative al gruppo dei delitti in aumento rispetto allo scorso anno che, astrattamente considerati, sono per la maggior parte classificati come “reati spia”, indicatori della presenza della criminalità organizzata sul territorio. Ma per le estorsioni e gli incendi si tratta di denunce riferite a contrasti familiari, aziendali o connessi ad altri delitti (richieste di somme per restituzione di oggetti rubati).
Per gli altri delitti in aumento (borseggi e truffe) viene confermato l’andamento dello scorso anno. E’ stata potenziata l’attività di prevenzione con servizi mirati che hanno consentito di arrestare o denunciare a piede libero 30 borseggiatori, ai quali è stato imposto anche il divieto di dimora in questa provincia, e 239 truffatori. Intensa è stata l’attività di informazione alla cittadinanza con la partecipazione di rappresentanti delle Forze di Polizia ai numerosi incontri organizzati dai Comuni e da Associazioni, nel corso dei quali sono stati dati consigli sui comportamenti e sulle cautele da osservare per non restare vittima di questi delitti.
Per quanto riguarda il Patto per la sicurezza di Parma, in particolare, si è avuta una maggiore integrazione fra le diverse Forze di Polizia, sia attraverso incontri formativi, sia con l’esecuzione di servizi congiunti sul territorio.
Nel periodo considerato sono stati effettuati 151 servizi straordinari congiunti fra le Forze statali e la Polizia Municipale. Le zone sottoposte a maggior attività di controllo sono quelle dove si registra anche il maggior livello di insicurezza, anche per motivi legati al degrado urbano. In tale contesto sono stati assicurati servizi ordinari e straordinari con l’impiego dei Reparti di rinforzo, in particolare nelle zone maggiormente critiche della città, quali Oltretorrente, Quartiere San Leonardo, Piazzale della Pace e Pilotta, Viale dei Mille e Viale Vittoria, Zona ex Salamini, Via Verdi, Via Emilia Ovest, Via Buffolara e limitrofe e Quartiere Cittadella, Piazzale Dalla Chiesa e aree limitrofe alla Stazione Ferroviaria;
in tema di sicurezza integrata, in applicazione del Protocollo “1000 occhi sulla città”, che vede la partecipazione di alcuni Istituti di vigilanza privata nel controllo del territorio, nel 2016 sono pervenute alle Centrali Operative 112, 113 e 117 ben 254 segnalazioni proprio da parte delle pattuglie di questi Istituti.
Nel campo della sicurezza partecipata sono stati tenuti complessivamente 10 incontri con la cittadinanza, volti a fornire informazioni e consigli utili per difendersi dalle più diffuse e pervasive forme di delittuosità predatoria; il Programma “Controllo di vicinato”, di recente formalmente avviato dal Comune e presentato ufficialmente in Municipio il 24 giugno scorso, verrà nel prosieguo esteso anche ad altre zone cittadine, sulla base delle esigenze riscontrate e della disponibilità dei residenti. Il Comune ha nel frattempo curato l’affissione di apposita segnaletica in località Roncopascolo; inoltre è in fase di diffusione alla cittadinanza un migliaio di pieghevoli proprio sul controllo di vicinato.
A tal fine il Comune ha organizzato complessivamente 8 incontri di cui 3 con i Coordinatori dei Cittadini Volontari e 5 con gli abitanti di Roncopascolo, del Quartiere San Leonardo del Quartiere Cittadella e del Quartiere Molinetto; nel campo della sicurezza stradale, le Forze di Polizia sono intervenute per 83 chiamate per sinistri con danni ai veicoli e con feriti, mentre la Polizia Municipale è intervenuta per la rilevazione di 1.172 incidenti stradali;
sono stati complessivamente effettuati 408 controlli a esercizi pubblici e circoli privati e a 4 “compro oro” e 36 sale giochi e scommesse, elevando in totale 192 sanzioni amministrative.
Per quanto riguarda le azioni di contrasto al fenomeno dell’abusivismo commerciale e della vendita di marchi contraffatti, sono state denunciate 11 persone e sequestrati 3.790 pezzi;
nel campo dello spaccio di stupefacenti, sono proseguiti i servizi da parte delle Forze di Polizia che hanno sequestrato 18,429 chili di hashish, 16,75 Kg di marjiuana e 1,408 chili di cocaina e arrestando complessivamente 79 persone.
Le attività di contrasto della diffusione di sostanze stupefacenti hanno altresì riguardato 5 Istituti scolastici superiori cittadini nei quali sono stati altresì tenuti incontri sull’argomento con gli studenti. Nel corso dell’incontro sono stati inoltre presi in considerazione i risultati parziali di un complesso studio effettuato dall’Università di Parma sulla delittuosità nel Capoluogo, nell’ambito dell’Osservatorio per la sicurezza.
In tale contesto sono stati evidenziati i dati dei reati sotto il profilo quantitativo, riferiti all’anno 2015, dai quali è emerso sostanzialmente, anche sulla base delle risposte fornite in un sondaggio a campione svolto dalla stessa Università, che sovente la percezione della delittuosità nei diversi quartieri non corrisponde al dato effettivo dei delitti denunciati, mentre, per converso, il senso di insicurezza è fortemente alimentato dalle condizioni di degrado urbano (scarsa illuminazione, carente arredo urbano, immobili o aree in stato di abbandono, ecc.).