Era il promotore finanziario di cui si fidavano, ma alla fine avrebbe alleggerito tre clienti di ben 220 mila euro in quattro anni. Per questo un ex promotore Fineco Bank, parmigiano di 66 anni, è stato condannato a 2 anni e 200 euro di multa, pena comunque sospesa. Oltre all’appropriazione indebita pluriaggravata, l’uomo doveva rispondere pure di frode informatica, accesso abusivo al sistema informatico e detenzione abusiva di codici d’acceso informatici e appropriazione indebita. Assolto, invece, dall’accusa di falso in scrittura privata perché il reato è stato cancellato.
Due le parti civili in aula che si sono viste assegnare provvisionali di 17.450 euro e 15.000 euro, mentre il danno sarà liquidato poi in separata sede. Nel mirino del promotore erano finiti in particolare una coppia di amici e un’anziana nel frattempo venuta a mancare, ma oggi rappresentata dal figlio. Tutti avevano il conto on line (l’anziana a sua insaputa, poiché era stato proprio il promotore ad attivare l’home banking), quindi non sarebbe stato difficile per il 66enne spostare i fondi fra il 2007 e il 2011. Somme in parte finite anche sui conti di alcuni suoi familiari. Alla coppia sono così spariti ben 120 mila euro, l’anziana, invece, solo 10 mila. Ma quest’ultima aveva affidato a quel promotore finanziario di cui si fidava ciecamente, anche altri 90 mila euro da investire in titoli ed azioni. Soli che però hanno preso il volo e l’anziana, venendo meno nel frattempo, non ha più rivisto.