Ci sarà anche un candidato di Sinistra alle primarie del 19 febbraio 2017. Un candidato che parteciperà alle consultazioni per vincerle insieme a quella Parma progressista che chiede una nuova primavera. Lo annuncia non tanto a sorpresa il Comitato Sinistra X Parma, che chiede “una stagione di cambiamento che metta fine a vent’anni di svendita del patrimonio culturale, sociale ed economico di una città che, fino agli anni ’90, è stata una gemma incastonata tra il saper fare e la capacità di non lasciare nessuno indietro: un modello di welfare e di società, una visione appassionata del futuro”.
Il nome del candidato, però, verrà reso noto il 22 dicembre, giornata in cui scade il termine per candidarsi alle primarie. Ma l’identikit è già noto: “sarà fieramente antifascista e resistente, innamorato di Parma e della Politica, capace di unire passato e presente con il filo dell’impegno”.
“Un candidato della Sinistra – spiega il Comitato in una nota – che aspira a farsi portavoce del mondo del lavoro, che farà tornare a correre sulle gambe dei cittadini la voglia di bellezza e speranza, che insieme ad essi intenderà ricostruire una Parma che non sia sgrammaticamente “più migliore”, ma correttamente più vicina agli ultimi; una Sinistra in grado di difendere e rivendicare diritti, di rilanciare l’occupazione, di attingere anche dalla memoria le energie per guardare al domani senza rassegnazione. Un candidato che intende sfidare apertamente, all’interno del campo progressista, il Renzismo e le sue scellerate riforme, il cui fallimento per il mondo del lavoro, della scuola e del welfare sono davanti agli occhi di tutti”.
Secondo il Comitato Sinistra X Parma “sarà un candidato certo del fatto che con la cultura si possa mangiare, che Teatro Regio, sistema bibliotecario, cineteca, Scuole ed Università debbano giocare un ruolo da protagonisti nel rilancio di Parma. Un candidato consapevole di dover parlare a tutta la città, di dialogare con studenti, precari, artigiani, commercianti, imprenditori e pensionati, parmigiani, nuovi parmigiani e migranti. Un candidato che, con umiltà e coraggio, saprà ascoltare chi chiede aiuto e rappresentanza, che si batterà per contrastare la corruzione ed il radicamento delle mafie nel territorio con l’arma della buona politica. Un candidato dalle radici solide – conclude il Comitato – per reggere il peso di una sfida non facile, ma dai rami che vorranno toccare sogni altissimi per rendere Parma ciò che merita finalmente di essere”.
Ma se questo candidato non riuscisse a spuntarla alle primarie, secondo il regolamento sarebbe poi obbligato a sostenere il vincitore. Anche se sarà uno poco gradito al Comitato.