Regione: nessuna previsione sul futuro del Grand Hotel Porro di Salso

Regione: nessuna previsione sul futuro del Grand Hotel Porro di Salso

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Allo stato attuale non è possibile fare previsioni sui tempi di risoluzione dei problemi gestionali del Grand Hotel Porro di Salsomaggiore, in quanto la struttura rientra nella procedura di concordato preventivo liquidatorio. Lo ha detto oggi in assemblea legislativa l’assessore al Turismo Andrea Corsini, rispondendo a una interrogazione del consigliere regionale leghista Fabio Rainieri in merito alla notizia secondo la quale il 70% della società che ha in affitto il ramo d’azienda ‘alberghi’ delle Terme di Salsomaggiore e Tabiano, sarebbe stato rilevato da un’altra società salsese, il cui proprietario, però, sarebbe oggetto di diverse segnalazioni all’ufficio territoriale del lavoro per irregolarità nei rapporti con i dipendenti.

Rainieri chiedeva alla Regione di verificare che il nuovo socio di maggioranza della società affittuaria degli alberghi Porro e Valentini fosse in grado di proseguire correttamente il rapporto di locazione. Il nuovo soggetto, infatti, si legge nell’atto ispettivo, sarebbe intenzionato a riaprire a breve il Grand Hotel Porro, ricapitalizzando la società affittuaria, pagando i creditori, ripianando le perdite di esercizio e facendo rientrare in servizio il personale.

L’assessore Corsini ha risposto che in merito alla solvibilità del nuovo socio di maggioranza, le valutazioni sono affidate agli organi della procedura di concordato, Giudice delegato e Commissario, sul cui operato la Regione ripone massima fiducia. Allo stato attuale – ha concluso l’assessore – non è possibile fare previsioni sui tempi di risoluzione dei problemi gestionali del Grand Hotel Porro, in quanto la struttura rientra nella procedura di concordato preventivo liquidatorio. Rainieri si è dichiarato insoddisfatto della risposta, perché il problema di Terme di Salsomaggiore e Tabiano continua a non essere affrontato dai soci pubblici, Comune in testa, con la dovuta risolutezza. Il consigliere, infine, ha sollecitato la Regione a intervenire sulla società termale prima che il suo declino sia definitivo, di pari passo a quello dell’intero comune.

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