Sarebbero stati due nigeriani a rapinare la farmacia dei fratelli Cuoghi di Tabiano il 18 giugno scorso (leggi). Ai due stranieri – Ehiabhi Carlos Banabas, 31 anni, ed E.M. di 21 – sono arrivati i carabinieri di Salsomaggiore Terme guidati dal capitano Giuseppe Sepe. Il colpo è stato messo a segno alle 10.30 ed ha fruttato ai rapinatori che hanno agito a mano armata, circa 350 euro. L’indagine, piuttosto meticolosa, è partita dall’auto utilizzata dai malviventi per la fuga, una Golf scura risultata rubata, e da un’impronta rilevata dai carabinieri proprio sulla vettura abbandonata in zona Sanguinaro dopo un lungo inseguimento con i carabinieri alle calcagna.
Dentro la vettura i militari avevano trovato un portatile e un blocchetto di assegni di cui un cliente di un hotel di Tabiano aveva denunciato il furto una quindicina di giorni prima. I carabinieri sono poi risaliti anche al proprietario della Golf, un giovane macedone che ne aveva denunciato il furto dopo essere stato contattato da due persone che avendola vista in vendita su un sito on line volevano acquistarla. I due, con la scusa di provare la vettura, sono poi fuggiti lasciando di sasso il giovane macedone. Che qualche giorno dopo ha pure ricevuto la chiamata con la quale i ladri gli chiedevano 2.000 euro per rivedere la sua Golf.
La telefonata è giunta da un’utenza intestata a un uomo del Bangladesh, che i carabinieri scoprono trovarsi a Policoro, in Basilicata. I carabinieri della locale caserma hanno quindi proceduto all’arresto di E.M., il 21enne che in realtà è nigeriano e risiede a Parma. Un ragazzo incensurato. Attraverso le impronte trovate sulla Golf, invece, i carabinieri sono arrivati a Ehiabhi Carlos Banabas, il 31enne, già diventato famoso sulle pagine di cronaca. Quest’ultimo, infatti, in Italia per motivi umanitari, ospite di una cooperativa, nel frattempo era stato fermato dagli agenti della Polizia perché sarebbe l’autore della rapina a mano armata ai danni di un giovane parmigiano che il 14 giugno è stato costretto a prelevare denaro dallo sportello postamat di via Pastrengo e a consegnarlo allo straniero. Ma l’arresto era scattato il 23 giugno successivo, quando l’uomo aveva tentato una rapina al Picard di via Spezia, ma era stato messo in fuga dalle urla della commessa e dall’arrivo di un cliente. La caccia all’uomo in quel caso è durata solo alcune centinaia di metri.
Adesso E.M. e Banabas sono stati arrestati dai carabinieri di Salsomaggiore con l’accusa di rapina a mano armata ai danni della farmacia di Tabiano.