Per Giovanni Paolo Bernini, ex assessore comunale di Parma, il processo “Aemilia” non è finito. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, reato derubricato dal giudice per le udienze preliminari, Francesca Zavaglia, in quello di corruzione elettorale, Bernini è stato prosciolto per l’intervenuta prescrizione su quest’ultimo reato. Ma la decisione del giudice non ha affatto convinto i sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia di Bologna, che hanno deciso di impugnare il proscioglimento.
A firmare il ricorso in appello contro la sentenza di primo grado, sono stati i pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi, ai quali si è aggiunto anche il procuratore Giuseppe Amato. Secondo l’accusa, Bernini non si sarebbe limitato alla corruzione elettorale. Il ricorso, comunque, riguarda anche il consigliere comunale di Forza Italia al Comune di Reggio Emilia, Giuseppe Pagliani, anche lui assolto con rito abbreviato dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Gli appelli proposti dalla Dda sono in tutto 17 su 71 imputati, dei quali solo 58 condannati.