Parma e Fidenza i Comuni Ricicloni dell’Emilia Romagna

Parma e Fidenza i Comuni Ricicloni dell’Emilia Romagna

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Parma e Fidenza in testa alle classifiche regionali nelle rispettive categorie portano via il premio Comuni ricicloni di Legambiente. Parma, in particolare, riceve per il secondo anno consecutivo il premio riservato ai capoluoghi, per aver superato per prima la soglia del 70% di raccolta differenziata in un comune sopra i 150.000 abitanti. Fra le province, Parma guida la classifica con il 71,22% di differenziata, che riduce a soli 152,78 chili di rifiuti non differenziati raccolti per ciascun abitanti. Nessuno meglio della città ducale in Emilia Romagna. A tutto ciò si aggiunge poi che ciascun parmigiano ha raccolto e mandato al riciclo 88,97 chili di carta e ben 98,03 chili di organico. Dietro Parma ci sono, staccatissime, Modena e Reggio Emilia.

“Una conferma di ottimi risultati – sottolinea Legambiente regionale – sui quali incide ancora il peso di un livello di accettazione non omogeneamente condiviso dalla cittadinanza, a cui dovrà essere dedicata la necessaria attenzione”.

Fidenza invece si conferma per il quinto anno consecutivo al vertice della categoria comuni con più di 25 mila residenti per minor quantità di rifiuti non differenziati raccolti, 106,26 chili per abitante, davanti a Casalecchio di Reno (Bo) con 128,49 chili.

Per quanto riguarda il Parmense, fra i comuni fino a 5.000 abitanti spicca Mezzani che si colloca al quinto posto in regione con 124,91 chili di spazzatura indifferenziata raccolta per ciascun abitante. Circa 25 chili in più rispetto a Masi Torello (Fe) che ne conta soltanto 100,5 ed occupa il primo posto.

Va meglio per quanto riguarda la raccolta differenziata con Roccabianca seconda (77,20%) dietro a Gazzola (Pc) a 78,08. Quarta è Zibello con 76,53%. Nei comuni fino a 25.000 abitanti, terzo posto per Montechiarugolo con 84,55% di differenziata. In quelli con pioù di 25.000 abitanti, secondo posto per Fidenza (74,64%) e terzo per Parma (71,22%).

La premiazione si è tenuta oggi a Bologna, dove si è ancxhe parlato a lungo di tariffazione puntuale che dovrebbe essere attivata in tutti i comuni entro il 2020. Ma ci sono già esempi positivi di applicazione concreta, come quelli di Parma, la prima, e Carpi.

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