“La riforma costituzionale ci fa fare un passo avanti importante verso un paese più unito e coeso”. Ha usato queste parole il presidente nazionale del Partito democratico Matteo Orfini che questo pomeriggio era a Parma per incontrare i cittadini e confrontarsi nel merito del referendum del 4 dicembre. “Naturalmente non è tutto perfetto – ha sottolineato – ma questo è un intervento che gli italiani aspettavamo da tanti anni e che era stato promesso in campagna elettorale”.
L’incontro, che ha visto la partecipazione dei parlamentari e consiglieri regionali, oltre che dei simpatizzanti del Pd, è stato organizzato dal Partito democratico di Parma insieme al Comitato per il sì dell’Oltretorrente. “Chiedo ai cittadini – ha detto Orfini – di approfondire la riforma, capire bene i contenuti e scopriranno che ci sono cose molto positive. Non devono votare su altro, sul governo o Renzi ma sul merito della riforma”.
Un tema ricorrente quest’ultimo, visto che lo stesso premier Matteo Renzi, avviando la campagna referendaria in un momento di grazia nei sondaggi per il governo, l’aveva trasformata in una scelta di campo tra lui e gli altri. Da diverse settimane adesso l’aria è cambiata e quindi si sposta l’attenzione sui contenuti della riforma costituzionale che cambia radicalmente l’organizzazione dello Stato e il rapporto tra le varie istituzioni.
Secondo il presidente Orfini, però, grazie a questa modifica alla Costituzione “si potrà guardare al futuro con più fiducia e saremo in grado di rilanciare il paese mettendo in pratica le modifiche che in tanti hanno promesso da troppi anni ma nessuno è mai riuscito a realizzare”.
E A FIDENZA ARRIVA IL SENATORE PAGLIARI
Sarà il senatore Pd di Parma Giorgio Pagliari a chiudere la campagna elettorale a Fidenza per il “si” al referendum costituzionale del 4 dicembre. L’appuntamento è all’ex Macello venerdì 2 dicembre alle 21, per un dialogo pubblico con gli elettori.
Giorgio Pagliari, avvocato e docente di Diritto amministrativo, in Senato è anche membro della Commissione Affari Costituzionali, oltre che membro del Pd e dell’ala renziana del partito.
