I tentacoli della ‘ndrangheta sono arrivati anche a Parma, ma la Dda di Catanzaro, diretta dal procuratore Nicola Gratteri – il massimo esperto in materia di ‘ndrine – ne ha recisi alcuni. All’operazione “Borderland” della Squadra mobile di Catanzaro che ha smantellato il gruppo criminale dei Trapasso e quello collegato dei Tropea, portando in carcere 46 persone mentre altre due sono attivamente ricercate, hanno collaborato anche gli uomini di Borgo della Posta che hanno stretto le manette ai polsi di tre degli indagati, residenti a Parma. A finire agli arresti in città sono stati Antonio Bianco, 39 anni, Massimo Colosimo, 38, e Damiano Giovanni Drago, 31 anni.
Nel corso della notte sono stati oltre 250 poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro, con il concorso del Servizio Centrale Operativo e reparti di rinforzo – tra cui gli agenti della Mobile di Bologna, Parma e Reggio Emilia – ad eseguire l’operazione contro quella che viene considerata un’associazione per delinquere di stampo mafioso. La famiglia Trapasso, secondo l’accusa, controllava il territorio di confine tra le province di Catanzaro e Crotone – in particolare nei Comuni di Sellia Marina, Cropani, Botricello, Sersale e Cutro – ed era capace di infiltrazioni negli apparati politico-amministrativi locali. Oltre a rapporti con tutte le cosche principali della ‘ndrangheta, inoltre, sarebbe emerso una stretta vicinanza fra i Trapasso e i Grande Aracri di Cutro, famiglia già ben nota in Emilia Romagna. Collaborazioni confermate anche dalla presenza di rappresentanti dei Trapasso a summit di mafia e a matrimoni di alcuni appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta delle diverse provincie calabresi.
Agli arrestati, oltre all’associazione mafiosa, vengono contestati a vario titolo i reati di estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, illecita concorrenza con violenza o minaccia, esercizio abusivo del credito con tassi usurai, intestazione fittizia di beni, reati tutti aggravati dalla modalità mafiose e dalla finalità di avvantaggiare l’organizzazione criminale. Sequestrati inoltre beni ed imprese, tra cui un albergo, un maneggio ed una società per la distribuzione di slot machine, ma soprattutto le società di servizi attraverso le quali la ‘ndrina controllava le attività interne ad importanti villaggi turistici della zona, come la manutenzione e la ristorazione, forniture di generi alimentari compresa.
Il gruppo guidato da Giovanni Trapasso, 68 anni, insieme ai figli Leonardo e Tommaso, con base a San Leonardo di Cutro, disponeva anche di ingenti quantitativi di armi da fuoco, anche da guerra, detenuti da altri, come Antonio Viscomi e Antonio Taverna, trovati in possesso di una vera e propria “santabarbara”.
In Emilia Romagna il gruppo criminale avrebbe svolto con rilevanti interessi economici attività di credito ed usura, legate anche ad episodi di estorsione. Cinque delle persone arrestate, infatti, risiedevano da tempo e stabilmente tra Parma, Reggio Emilia (Rosario Falsetti, 49 anni) e Bologna.
Per ciò che concerne, la provincia di Parma, Massimo Colosimo, secondo l’accusa, avrebbe rivestito il ruolo di organizzatore nell’ambito della cosca Trapasso con una specifica competenza sul territorio. L’attività investigativa ha consentito di raccogliere una serie di elementi che sanciscono i rapporti diretti e frequenti tra Colosimo ed i vertici della cosca Trapasso, per i quali il 38enne si spende in varie attività di supporto (quali ad esempio il frequente acquisto di schede telefoniche e le relative ricariche), cortesie e regalie personali, ricevendo in cambio supporto ed aiuti economici. Dall’attività di indagine è emerso, in particolare, che Colosimo rappresentasse il terminale di denari provenienti dalla casa madre e destinati ad investimenti anche in Svizzera dove, un progetto in cui erano già fluiti denari della cosca, prevedeva un impegno nell’ambito dell’edilizia privata, dei lavori pubblici e nell’acquisto di un pubblico esercizio. Tale progetto, tuttavia, è fallito incrinando i rapporti tra Colosimo ed i vertici del sodalizio.
Antonio Bianco, dopo un coinvolgimento nelle attività economiche del “cugino” Colosimo Massimo, si sarebbe avvicinato al Clan Tropea, ponendosi a disposizione dei capi dello stesso, partecipando assiduamente alle udienze processuali in cui erano parte ed interessandosi, nella provincia di Parma, nelle attività di concessione di prestiti riconducibile alla cosca.
Giovanni Damiano Drago, che ha avuto gli arresti domiciliari, risponde di violenza privata aggravata dal metodo mafioso in quanto, avrebbe incaricato Colosimo affinchè un cittadino extracomunitario rinunciasse ad un credito vantato nei suoi confronti per una somma di 200 euro, e questi, accompagnato da un altro soggetto, lo avrebbe violentemente picchiato imponendogli di non avvicinarsi più a Drago.
TUTTI GLI ARRESTATI DELL’OPERAZIONE “BORDERLAND”
1. Giovanni Trapasso, 68 anni, di Cutro
2. Vincenzo Trapasso, 65 anni, di Cutro
3. Leonardo Trapasso, 47 anni, di Cutro
4. Tommaso Trapasso, 38 anni, di Cutro
5. Giuseppe Trapasso, 29 anni, di Botricello
6. Gregorio Aiello, 41 anni, di Cutro
7. Salvatore Aiello, 46 anni, di Cutro
8. Antonio Bianco, 39 anni, di Parma
9. Vito Borelli, 40 anni, di Sellia
10. Raffaele Bubbo, 47 anni, di Petronà
11. Pier Paolo Caloiro, 37 anni, di Cutro
12. Gianluca Colosimo, 31 anni, di Sersale
13. Giovanni Colosimo, 35 anni, di Cropani
14. Massimo Colosimo, 38 anni, di Parma
15. Alex Correale, 23 anni, di Cropani
16. Alessandro Cosco, 23 anni, di Cropani
17. Stefano Roberto Cosco, 40 anni, di Cropani
18. Damiano Giovanni Drago, 31 anni, di Parma
19. Domenico Esposito, 38 anni, di Cropani
20. Rosetta Esposito, 40 anni, di Cropani
21. Rosario Falsetti, 49 anni, di Reggio Emilia
22. Francesco, inteso “Raffaele” Greco, 53 anni, di Cropani
23. Luigi Greco, 63 anni, di Cropani
24. Klodian Hymeti, 34 anni, di Cropani
25. Giuseppe Graziano Macrì, 37 anni, di Cropani
26. Salvatore Macrì, 48 anni, di Cropani
27. Antonio Mancuso, 35 anni, di Cropani
28. Giuseppe Mancuso, 28 anni, di Cropani
29. Eliseo Mercurio, 43 anni, di Cropani
30. Vincenzo Niutta, 48 anni, di Botricello
31. Gianfranco Palaia, 40 anni, di Cropani
32. Giuseppe Palaia, 46 anni, di Cropani
33. Giuseppe Quintino, 40 anni, di Cropani
34. Rolando Russo, 32 anni, di Sellia Marina
35. Francesco Talarico, 60 anni, di Cropani
36. Giovannibattista Talarico, 41 anni, di Sellia Marina
37. Pasquale Talarico, 47 anni, di Cropani
38. Vincenzo Talarico, 64 anni, di Sersale
39. Antonio Taverna, 27 anni, di Cutro
40. Carmine Taverna, 56 anni, di Cutro
41. Carmine Tropea, 30 anni, di Cropani
42. Francesco Tropea, 21 anni, di Cropani
43. Giuseppe Tropea, 39 anni, di Cropani
44. Renzo Tropea, 32 anni, di Cropani
45. Vincenzo Tropea, 44 anni, di Cropani
46. Antonio Viscomi, 40 anni, di Cutro
47. Massimo Zofrea, 46 anni, Catanzaro
48. Salvatore Stanizzi, 32 anni, di Cropani