Colletta alimentare, i parmigiani donano oltre 98 tonnellate di cibo

Colletta alimentare, i parmigiani donano oltre 98 tonnellate di cibo

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Oltre 98 tonnellate di prodotti alimentari provenienti da Parma e provincia finiranno sulle tavole delle famiglie più bisognose. Nel sabato della Colletta Alimentare, il buon cuore dei parmigiani ha acquistato in 128 supermercati e consegnato ai 2.150 volontari schierati sul campo, ben 98.100 chilogrammi di prodotti a lunga scadenza per far fronte ai bisogni di chi oggi non può permettersi il necessario. Per generosità i parmigiani sono stati superati soltanto da Bologna – dove è ben maggiore il numero degli abitanti – e da Ravenna. Rispetto al 2015, la quantità di prodotti donati da Parma cala di una tonnellata esatta (-1%). Segno negativo che ha però condizionato l’intera colletta 2016.

In Regione, la Colletta Alimentare ha portato alla raccolta di quasi 878 tonnellate di alimenti (-1,9% rispetto al 2015, quando erano state 897.502), grazie al sostegno di 18.500 volontari in circa 1.200 punti vendita. La gran parte dei prodotti raccolti sarà distribuita entro le prossime due settimane alle 800 strutture caritative convenzionate che sul territorio regionale assistono oltre 139.600 persone bisognose. Questo permetterà alle persone assistite di ricevere un quantitativo extra di alimenti in occasione delle festività natalizie. Le quantità rimanenti verranno distribuite nei primi mesi del 2017.

COLLETTA ALIMENTARE 2016

cattura

 

In tutta Italia, invece, sabato scorso, durante la ventesima Giornata nazionale della Colletta Alimentare sono state raccolte da 145.000 volontari, ben 8.500 tonnellate di alimenti, che verranno distribuiti nei prossimi mesi alle oltre 8.100 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare per sostenere 1 milione e mezzo di persone bisognose. I recenti drammatici eventi dei sisma e delle alluvioni hanno impattato il risultato della raccolta (- 5% rispetto al 2015, quando erano state 8.990 le tonnellate raccolte) sia perché impraticabile in molti supermercati allagati o insicuri in Piemonte, Liguria, Marche, Abruzzo, Umbria, sia perché la chiamata alla solidarietà, così frequente e continua, ha talvolta limitato le risorse di chi dona, nel perdurare di una severa crisi economica, ancora subita gravemente dalle famiglie. Le flessioni si sono avvertite di più nelle grandi città, specialmente nelle regioni settentrionali.

“Nonostante questo la Colletta Alimentare si conferma un’esperienza che coinvolge tutti – dichiara Andrea Giussani Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – persone nelle più diverse situazioni personali e sociali, talvolta drammatiche”.

La Colletta Alimentare si è tenuta anche in 24 carceri, tanti detenuti hanno dedicato la loro libertà vigilata aiutando nei supermercati o nei magazzini; famiglie di terremotati e di sfollati hanno fatto la spesa o si sono costituiti in gruppi di volontari nei supermercati delle città che li accolgono temporaneamente.

Ieri è arrivato questo sms da una volontaria, che ha perso la casa a Tolentino: “Che c’è di diverso dagli altri anni? Forse che torno in camper … ma non è neanche il non aver casa il più grande dei problemi. Mi rendo conto che il bisogno grande che ho dentro ora, scosso dalla realtàche vivo, è stato sollecitato dal gesto della Colletta, fino alla commozione”.

 

“Questo sabato – continua il Presidente Giussani – abbiamo visto come il desiderio di “fare del bene” frantuma ogni muro tra gli italiani ma anche tra persone di etnie e religioni diverse, desiderose anch’esse di essere di aiuto. É stata un’occasione per educarci a rendere normale e quotidiana ogni iniziativa di accoglienza e di incontro con le persone e per fare anche i conti con il proprio desiderio di umanità. Possiamo umilmente affermare che, dopo vent’anni di Colletta Alimentare, la generosità dei volontari e dei donatori, fedeli e tenaci nello stesso gesto, ora diventato più maturo, si trasforma in una proposta anche di un nuovo modello di convivenza. E questo è testimoniato anche dalle numerose richieste ricevute di proporre la Colletta Alimentare in comunità religiose non cattoliche, in associazioni etniche, in scuole, case di riposo, dove molti desiderano incontrare più consapevolmente il gesto del dono. Da tempo Papa Francesco ce lo ricorda e quattro giorni fa una nostra delegazione, ricevuta in udienza privata, ha ascoltato il ringraziamento del Presidente Mattarella, che ha sottolineato la forza di questo atto pubblico e visibile che dà speranza a cittadini troppo spesso ignari del bene, presente ma nascosto, messi di fronte a messaggi di sola sfiducia e negatività, aggiungendo che ritiene il Banco Alimentare una delle pagine più belle della storia di questo Paese.

 

“Mentre ringrazio – conclude Giussani – “ogni singolo donatore ed ogni volontario, compagni di questo affascinante incontro, sono anche grato alle associazioni, alle aziende ed istituzioni che con persone, mezzi e intelligenza, lo sostengono, certo di averli con noi nei prossimi anni, nuovamente impegnati in più grandi risultati”.

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