Domani il Parma Calcio scenderà in campo ad Ancona per la giornata numero 15 della Lega Pro. Avrà un nuovo tecnico in panchina e un nuovo modulo di gioco. L’allenatore è Stefano Morrone, al quale la squadra è stata temporaneamente affidata dopo l’esonero di Luigi Apolloni, il modulo dovrebbe essere un più offensivo 4-3-3. E’ stato lo stesso Morrone, in panchina forse solo per questa gara in attesa del nuovo tecnico (in pole sarebbe Eugenio Corini), a presentare oggi a Collecchio i temi della trasferta ad Ancona al termine della rifinitura a porte chiuse.
“Questa mia nuova avventura con la maglia crociata parte sostenuta dallo spirito di dare una mano al Parma Calcio. Quando la proprietà mi ha chiesto la disponibilità, non mi sono tirato indietro. Ho avuto, sin da subito, una voglia incredibile. Il gruppo dei giocatori, in questi giorni, ha lavorato alla grande, unito e coeso, con tanta voglia di fare. Sono contento”, ha detto Morrone.
Che a proposito di novità in campo ha poi aggiunto: “Ad Ancona spero di vedere una squadra grintosa. Ogni allenatore prova a dare la propria mentalità. La base del calcio è avere rabbia e intensità, attaccare gli avversari. Poi, c’è il discorso tattico. Abbiamo provato tante cose, ma non c’era molto tempo in questi tre giorni. I ragazzi sono, però, pronti. Voglio grinta. Dobbiamo dare battaglia. Mi piacerebbe giocare con la difesa a quattro. Vedremo. Dietro siamo un po’ contati, seppur Messina si sia allenato. Michele è convocato. Più che le assenze, la squadra dovrà dare una risposta alla gente e a se stessa. Tutti dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. Io in primis e anche i giocatori. Ho provato a conferire alla squadra il mio modo di essere. L’essere su ogni palla, su ogni giocata – ha continuato Stefano Morrone -. In alcune situazioni, in passato, credo che si sarebbe potuto fare di più. Ho intercettato risposte positive. Il campo dirà quanto abbiamo lavorato in settimana. C’è grande compattezza. E’ bastato poco per trascinarli, guidarli e vedere un ritmo importante negli allenamenti. I ragazzi nelle sedute sono stati intensi e giusti. In questi tre giorni hanno sempre vissuto l’allenamento. La mia passione è il calcio. Vivo di questo. Quando mi era stato detto di prendere la Berretti dopo gli Allievi, a inizio stagione, non mi sono tirato assolutamente indietro nonostante le tempistiche. Così ho fatto anche stavolta”.
“L’Ancona cercherà di far bene nonostante i problemi societari – ha spiegato poi il nuovo tecnico del Parma Calcio -. Giocherà davanti ai suoi tifosi. Proverà a non sfigurare. Sarà una gara difficile, ma dovremo essere bravi a superare le difficoltà. Sul campo, in questi giorni, ho cercato di lavorare con serenità e tranquillità. L’ho detto ai ragazzi. Indipendentemente da come ho distribuito le pettorine questa mattina durante la rifinitura. Ho tanti dubbi. Voglio che tutti vivano la partita pensando di essere titolari. Dev’esserci una risposta da parte di ognuno. Da parte chi farà i novanta minuti, come da chi ne farà venti. Le scelte le farò tramite una valutazione globale. Quanto è stato il passato, è già stato cancellato. Per me, mercoledì, siam ripartiti da zero. Ora penso solo a giocare questa partita e a far rendere al meglio questa squadra. Spero che al 90′ i ragazzi siano contenti del match disputato e dell’intensità messa in campo. Benassi ha recuperato ed è a disposizione. Mi ha fatto uno strano effetto essere allenatore di un vecchio compagno di squadra come Lucarelli, addirittura più grande di me. Ci siamo parlati subito mercoledì. Alessandro ha capito la situazione e cercherà di darmi una mano. L’atteggiamento propositivo ci deve essere a prescindere, è indubbio. Bisognerà essere cattivi e determinati. Dovremo andare ad aggredire l’avversario. La partita vive di tanti momenti. Ci saranno anche i minuti in cui bisognerà aspettare e quelli in cui dovremo attaccare. Un giocatore sopra i trent’anni può giocare una partita intensa. L’ho vissuto sulla mia pelle. Anzi, la maturità ti dà una mano in più. Magari non riesci a tenere un certo ritmo per tutti i novanta minuti, ma ci puoi provare. Considero Baraye un attaccante. Se giocherà, lo farà in avanti. Sono innamorato del mondo del calcio giovanile. Vivo quest’esperienza con una carica e una voglia incredibile. Da calciatore ho avuto la fortuna, tramite sudore e fatica, di fare una carriera importante. Sono una persona ambiziosa e in questo sport è fondamentale esserlo. Non nascondo che, da ambizioso, diventare allenatore di una prima squadra sia un obiettivo. Nella mia carriera da calciatore, l’allenatore che mi ha trasmesso di più, se devo fare un nome, è Francesco Guidolin, anche sotto il profilo umano e motivazionale”.
Mister Stefano Morrone, al termine della seduta di rifinitura, non potendo contare sugli infortunati Mohamed Coly, Desiderio Garufo e Davide Mastaj, ha convocato 22 giocatori per la gara di sabato alle 16.30 allo stadio Conero.
Portieri: Marijan Coric, Alioune Fall, Kristaps Zommers
Difensori: Maikol Benassi, Michele Canini, Alessandro Lucarelli, Michele Messina, Leonardo Nunzella, Giacomo Ricci, Lorenzo Saporetti,
Centrocampisti: Francesco Corapi, Davide Giorgino, Crocefisso Miglietta, Manuel Scavone, Lorenzo Simonetti
Attaccanti: Yves Baraye, Emanuele Calaiò, Felice Evacuo, Matteo Guazzo, Pasquale Mazzocchi, Daniele Melandri, Manuel Nocciolini.
Difficile dire dopo soli 3 giorni di allenamento e il nuovo tecnico pronto a cambiare, quale potrà essere la formazione che scenderà in campo. Restando nel campo delle ipotesi e dando per certo il 4-3-3, davanti a Zommers giocherebbero Canini e Lucarelli centrali, con a sinistra Nunzella e a destra Messina, anche perché su quella fascia non ci sono molte alternative. Ma il ruolo potrebbe essere coperto anche da Benassi. In mezzo al campo dovrebbero agire Corapi-Giorgino-Scavone. Il tridente davanti, infine, potrebbe vedere in campo Calaiò affiancato da Nocciolini e Baraye. Anche se è possibile l’impiego di Mazzocchi a sinistra al posto di Baraye.