25 Novembre, così Parma dice basta alla violenza sulle donne

25 Novembre, così Parma dice basta alla violenza sulle donne

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Venerdì 25 novembre si celebra anche a Parma la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. L’Amministrazione comunale è in prima linea ed ha programmato una serie di iniziative volte a sensibilizzare la società su questa piaga che si consuma, il più delle volte, tra le pareti domestiche e che ha visto, nell’ultimo anno diversi casi anche a Parma che hanno scosso l’opinione pubblica. Dire no alla violenza sulle donne vuol dire battersi in nome della dignità umana e portare avanti una battaglia in nome della civiltà, dei quei principi e valori che anche oggi, nella società contemporanea, vengono spesso calpestati.

Le proposte sono diverse e molto variegate. Si parte dai corsi gratuiti per la difesa personale con l’associazione “Qwan Ki Do”, aperti a tutte le donne dal 25 novembre fino al 31 dicembre 2016. Lo scopo è quello di potenziare attraverso l’attività fisica, la coscienza delle proprie potenzialità ed aumentare l’autostima. I corsi saranno il martedì e il giovedì, dalle 15 alle 16,30 e dalle 20 alle 22, nella palestra di via Cardani 19.

“Il Corpo delle Donne – 1946-2016: la condizione giuridica femminile”, iniziativa che fa parte della rassegna “Con gli occhi delle donne”, dedicata al 70° anniversario del diritto di voto alle donne, organizzata dall’Ateneo di Parma e realizzata in collaborazione con il Comune di Parma. L’iniziativa intende non solo celebrare l’anniversario di un importante evento storico per la Repubblica Italiana, ma anche alimentare il dibattito scientifico sulle ‘nuove’ e ‘vecchie’ questioni politico-giuridiche che riguardano il ruolo della donna nella contemporaneità e contribuire, così, alla costruzione di effettive politiche delle pari opportunità. Giocando sui diversi significati che la parola “corpo” può assumere (nel linguaggio giuridico, politico, sociologico, medico, culturale e filosofico), l’intenzione è quella di analizzare le questioni legate all’identità di genere, al ‘corpo femminile’, per l’appunto, troppe volte ostaggio di decisioni altrui, di modelli culturali ed etici dominanti e di violenze. Prossimi appuntamenti il 24 e il 28 novembre alla Casa della Musica.

Collegata all’evento “Il Corpo delle Donne” è anche la mostra Stanislao Farri “Le cento e cento identità della donna”, nell’Atrio delle Colonne dell’Università, in strada dell’Università 12, dal 29 novembre al 16 dicembre 2016.

Nell’ambito degli eventi collaterali della mostra Ferré – Comte, venerdì 25 novembre dalle 9.30 alle 13, all’Auditorium del Palazzo del Governatore, “La Moda al tempo della Duchessa”, una giornata di studio a cura di Gloria Bianchino. Si comincia alle 9.30 e interverranno tra gli altri Davide Colombo per parlare di “Maria Luigia d’Austria nelle pagine del “Corriere delle Dame”: giornalismo femminile e politica”; Alessandro Malinverni su “Maria Antonietta e Gustavo III: i sovrani della moda”; Francesca Sandrini, “Atours di Maria Luigia d’Austria d’Asburgo: i fornitori di una sovrana alla moda”; Ivana Micheletti, “Conservare la moda: abiti di corte, di scena e di oggi” (ingresso gratuito in Auditorium del Palazzo del Governatore).

Libere: ieri, oggi e domani. In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Associazione Centro Antiviolenza di Parma organizza un corteo per le strade di Parma. L’appuntamento è per il 25 novembre alle 17.45, in Piazzale della Pace. Da lì inizierà il viaggio lungo le strade della città, durante il quale le partecipanti incontreranno e si uniranno ai componenti di “Maschi che si immischiano” e insieme a loro arriveranno in Piazza Garibaldi. La battaglia contro la violenza sulle donne non ha colori politici o segni di appartenenza, ma ha bisogno dell’apporto di tutte/i.

“Maschi che si immischiano” parte dalla considerazione che negli ultimi 10 anni Parma ha registrato un tragico primato: è tra le “capitali” dei femminicidi. “Nessuno di noi può e deve pensare di non sentirsi coinvolto in questo dramma – hanno sottolineato i rappresentanti della manifestazione Stefano Fornari e Alvaro Gafaro – né si può pensare di non poter contribuire a cancellarlo. Soprattutto noi uomini. Ecco perché un gruppo di persone ha pensato che il 25 novembre, alla manifestazione per la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, dobbiamo esserci anche noi uomini, al fianco del Centro Antiviolenza, e delle donne di Parma. E dobbiamo essere tantissimi con il simbolico laccio rosa indossato”.

Anche le Zebre Rugby scendono in campo e rilanciano l’appello a partecipare il 25 novembre a “Maschi che si immischiano” perché ci siano molti uomini, al fianco del Centro Antiviolenza e delle donne della nostra città. Le Zebre Rugby hanno accettato di essere in campo al fianco di questi uomini, immischiandosi sia il 25 novembre ed anche in seguito. La meta comune è cancellare la violenza sulle donne.

Diciamo “BASTA!” alla violenza contro le donne. Il 25 novembre l’Informagiovani del Comune di Parma apre le sue porte, in orario serale, per dire “Basta!” al femminicidio e a qualsiasi forma di violenza contro le donne per ribadire il sostegno della comunità giovanile di Parma a questa importante giornata. Per ora è prevista la collaborazione dello Spazio Giovani in Biblioteca e del Centro giovani Federale, quest’ultimo metterà a disposizione due ragazzi che hanno seguito il percorso di barman per la gestione del buffet. Interverranno Chiara Arneodo, volontaria del Centro Antiviolenza, e Andrea Corsini del gruppo “Maschi che si immischiano”. All’interno dell’ufficio verrà creata un’installazione con i post it dove i partecipanti potranno lasciare frasi, aforismi, disegni per dire “Basta!” alla violenza contro le donne. Informagiovani sarà punto di distribuzione delle stringhe rosa (simbolo del gruppo “Maschi che si immischiano”) per gli uomini che si recheranno al corteo. Orario dalle 19 alle 21.

“La vita possibile” è il nuovo film di Ivano de Matteo che sarà proiettato al cinema Edison martedì 6 dicembre, alle 21.

Per celebrare la giornata contro la violenza alle donne, che si ricorre in tutto il mondo il 25 novembre, le Aziende sanitarie di Parma – Ausl e Azienda Ospedaliero-Universitaria – organizzano il convegno “Screening violenza domestica in gravidanza. Il percorso formativo”, venerdì 2 dicembre nella sala congressi del Maggiore. La gravidanza non ferma la violenza domestica, anzi, al contrario di quanto si creda, può scatenarla o amplificarla, con gravi ripercussioni su entrambe le vittime: la donna e il nascituro. Il convegno vuole fornire un quadro della situazione sul fenomeno e approfondire il ruolo degli operatori nella prevenzione e nel contrasto alla violenza di genere.

Con inizio alle 8.30 intervengono Anahi Alzapiedi, direttore Attività Socio-Sanitarie Ausl Parma, Emanuela Beorchia Micoli, ostetrica Ausl Modena, Monica Copelli, presidente Collegio Ostetriche di Parma e Piacenza, Marco Deriu, sociologo Università di Parma, Monica Dotti, responsabile Centro LDV Ausl Modena, Samuela Frigeri, presidente Centro Antiviolenza Parma, Maria Grazia Loss, presidente Comitato unico di garanzia Ausl Parma, Elisabetta Mora, responsabile Struttura operativa Fragilità Settore Sociale Comune di Parma, Paola Picco, responsabile Consultorio familiare Ausl Modena, Gabriella Sessa, psicologa Ausl Modena, Carla Verrotti, responsabile Programma Salute Donna Ausl Parma, Antonella Vezzani, presidente CUG Aou Parma, Daniela Viviani, responsabile Percorso Nascita Aou Parma.

Inoltre, i professionisti del Centro dell’Ausl LDV – Liberiamoci dalla Violenza, che ha l’obiettivo di intervenire non solo a protezione delle donne, ma anche di aiutare gli autori delle violenze a cambiare – giovedì 24 novembre presentano la propria attività al Consiglio comunale di Fidenza, mentre venerdì 25 saranno alla manifestazione “Maschi che s’immischiano” (con ritrovo in Piazza Duomo alle 17.45), realizzata in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Parma. Il Centro LDV è operativo nella Casa della Salute Parma Centro ed è aperto anche ai cittadini delle province vicine (Piacenza e Reggio Emilia). È aperto il mercoledì dalle 14.30 alle 17.30 (tel. 335 6527746 dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 15 o via e-mail, all’indirizzo [email protected]).

In campo anche Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa italiana di consumatori – che partecipa con la campagna solidale “Noi ci spendiamo, e tu?”, a supporto delle realtà che sostengono le vittime di soprusi e maltrattamenti. Nelle giornate del 25, 26 e 27 novembre, in 358 negozi, l’1% delle vendite dei prodotti a marchio Coop (incluse le linee Fior Fiore, Vivi Verde, Solidal, BeneSì, Crescendo, Club 4-10 e Senza Glutine) verrà donato a 44 Onlus che operano nei territori in cui la Cooperativa è presente, per la realizzazione di progetti di tutela e sostegno alle donne vittime di violenza. Nel 2015, la campagna – che si è svolta nella sola giornata del 25 novembre – ha consentito di raccogliere oltre 40 mila euro. I soci e i consumatori di Parma potranno sostenere l’associazione Centro antiviolenza di Parma. Inoltre, sabato 26 novembre dalle 16.30 alle 18.30 l’ipercoop di Parma ospiterà voci di donne e uomini contro la violenza con letture dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini.

Sempre nell’ambito della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’Archivio di Stato di Parma ha organizzato, in collaborazione  con le associazioni Ammi, Fidapa Pbw, Fornello Due, Inner Wheel Club, Moica, Soroptimist e Zonta Club, un convegno sul tema della violenza psicofisica subita dalle donne tra Quattrocento e Novecento. L’incontro è in programma sabato 26 novembre, a partire dalle 9, nel salone di rappresentanza della Prefettura di Parma. Studiose e ricercatrice provenienti da tutta Italia illustreranno i risultati di loro studi, frutto di ricerche condotte sulle fonti documentarie conservate negli archivi pubblici e privati.

L’intento del convegno è quello di fare luce sul tema della violenza psico-fisica subita dalle donne nel corso della storia, in particolare sulle forme di sopruso esercitate all’interno della famiglia (e subite come figlia, sorella, sposa, madre e vedova), ma anche, ovviamente, nel contesto della società del tempo. Altri interessanti elementi che saranno illustrati dalle studiose provengono dalla disamina delle biografie di nobildonne, dalle vicende collegate alle figure principesche e alle donne aristocratiche del tempo, ma anche dallo studio di casi di scandali, malefici, stregoneria e adulterio, che interessavano, in particolare, i ceti meno abbienti.

Con il coordinamento di Graziano Tonelli, direttore dell’Archivio di Stato di Parma, e di Frabrizia Dalcò, esperta di politiche di genere, interverranno ai lavori Elisabetta Venturi Alvino, criminologa, antropologa forense, direttrice scientifica “Labo206” Laboratorio di Antropologia e Odontologia forense (La violenza sulle donne negli Stati papali tra Settecento e Ottocento), Elisa Novi Chavarria, docente Università del Molise (Storie e tipologie di fonti. Un osservatorio sul Mezzogiorno moderno), Maria Rosaria Pelizzari, docente di Storia contemporanea, di Storia delle donne e studi di Genere all’Università di Salerno (Il nemico in casa. Violenza domestica e di genere nei processi del Tribunale di Napoli tra fine Ottocento e prima metà del Novecento), Elisabetta Dall’O’, antropologa ed etnologa (Voci in archivio. Casi di violenza sulle donne nei documenti archivistici di Piemonte e Valle d’Aosta), Lorenza Fumagalli, responsabile dell’Archivio Storico Comunale di Bormio (So) e vicepresidente del Centro Studi Storici Alta Valtellina (De violentia mulierum e altre sopraffazioni sulle Alpi Retiche fra il XV e il XIX secolo), Federica Dall’Asta, insegnante, ricercatrice e studiosa (In un vicolo cieco. Ricerche per una classificazione tipologica della violenza di genere documentata nei ducati estense e farnesiano fra il XVI e il XVII secolo).

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