Per le Zebre Rugby è tempo di rituffarsi nel Guinness Pro12. Venerdì a Belfast sono attese dall’Ulster per una sfida importante tanto per gli irlandesi reduci da tre sconfitte, quando per il XV del Nord Ovest con tanti volti nuovi per far fronte alle assenze dei 12 nazionali che, reduci dallo storico successo con il Sudafrica, dovranno vedersela sabato a Padova con il Tonga, e degli infortunati.
Ma per l’head coach Gianluca Guidi c’è una buona notizia: l’esperto Valerio Bernabò, seconda linea delle Zebre dal 2014, ha recuperato dall’infortunio alla spalla che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo ma non dal gruppo, e potrebbe tornare utile proprio per la delicata trasferta in terra d’Irlanda, con fischio d’inizio alle 19.35 di venerdì.
Valerio Bernabò, un ritorno importante in questo momento per le Zebre, come stai? A che punto è lo stato di forma?
“Sono stati mesi abbastanza complicati ma intensi. Ho recuperato dall’infortunio alla spalla, sono tornano in campo con la squadra ieri e diciamo che la spalla sta rispondendo bene. Sono contento di essere tornato nel gruppo, di riassaporare la vita di spogliatoio: ho fatto tanti lavori separati, tra palestra e fisioterapia, avevo voglia di tornare“.
E’ possibile rischiare già contro Ulster?
“La formazione verrà data più avanti, sicuramente l’obiettivo è tornare in campo in questo weekend“.
Un ritorno in un momento difficile viste le tante assenze e un cliente piuttosto difficile come l’Ulster – 23 punti, 5 vittorie e 3 sconfitte – che ha obiettivi di alta classifica e non vorrà certo perdere l’occasione in casa.
“L’Ulster è una grandissima realtà del nostro campionato. Sappiamo che ci sarà un grandissimo pubblico ad aspettarli, già venduti 15.000 biglietti. L’atmosfera di quello stadio è unica, è lo stadio in cui ho più piacere di andare a giocare. Sarà sicuramente una sfida molto intensa, ma tutti giochiamo proprio per giocare queste partite“.
Che gara vi aspettate e quali, secondo te, le contromisure più opportune?
“E’ una squadra completa in tutti i ruoli, hanno giocatori di primissima caratura. Per essere competitivi dovremo rispondere presente soprattutto sulle fasi di conquista e nell’organizzazione difensiva“.
Il credo di Conor O’Shea come quello di Gianluca Guidi è giocare per vincere contro qualsiasi avversario.
“Non ci sono nuovi credi, l’importante è avere le idee e degli obiettivi chiari e mettersi tutti quanti nelle condizioni di volerli raggiungere“.
Zebre quest’anno un po’ sfortunate per non aver centrato il risultato nonostante le diverse buone prestazioni. Buona la fase di mischia, qualcosa non ha invece funzionato in touche. Pensi che con i tuoi centimetri e la tua esperienza si possa migliorare anche questa fase di gioco?
“Non credo sia questione di centimetri né di altro, si lavora di reparto sia quando si gioca, sia quando no. Facciamo tutti un grandissimo lavoro sia in allenamento, sia nell’analisi fuori dal campo. Non importa chi gioca, l’importante è che chi va in campo riesca poi a far performare tutto il reparto“.
Sugli spalti si sentono mugugni in occasione di quelle ripartenze con calcio che consegnano la palla agli avversari che hanno almeno venti metri di campo libero per innescare, spesso, pericolose azioni in velocità. Come vedi questa fase di gioco?
“Il calcio al piede non è il mio mestiere, comunque non c’è un cattivo calcio ma un calcio mal seguito. Fa parte del gioco, è una scelta a volte strategica a volte tattica, l’importante è calciare con cognizione di causa: se è un calcio alto per andare a contestare, se è un calcio lungo per mettere una buona linea e costringerli a ridarci il pallone“.
Ci vorrebbe forse una squadra più reattiva nel risalire quando parte il calcio?
“No, credo che la squadra stia lavorando bene. Il nostro è un campionato in cui un gioco al piede ben portato fa la differenza. Tante squadre fondano il loro sistema di gioco su questo. Negli anni passati tanti calciavano in touche, ora te lo rimettono in campo quindi la fase di contrattacco sta diventando fondamentale“.
Fra trenta giorni esatti ci sarà il derby con la “tua” Benetton. Come stai vedendo quest’anno il Treviso?
“Beh, è una squadra ripartita con un nuovo staff secondo me ben composto, anche nel supporto con Fabio Ongaro, Marco Bortolami ed Ezio Galon, ragazzi che hanno un vissuto internazionale importante e sicuramente sarà per loro un’ottima occasione per poter crescere dal punto di vista tecnico. Sono convinto che stanno impostando un ottimo lavoro e che permetteranno al Treviso e a tutto il movimento di crescere“.
Che derby ti aspetti quest’anno?
“Abbiamo un mese per pensarci, credo che dobbiamo stare molto focalizzati sulla partita di venerdì e poi, un passo alla volta, bisogna pensare a noi stessi“.
Nel 2010 facevi parte di quella Nazionale che ha affrontato il Sudafrica e perso neanche tanto male (29-13). Ti è dispiaciuto non esserci in occasione dell’ultima storica vittoria dell’Italia che certamente rimarrà scolpita nella pietra?
“Era stata una buona prestazione, ho avuto la grande opportunità di giocare contro Matfield che per una seconda linea è quanto di meglio si possa avere come avversario. Per sabato sono molto contento per i ragazzi, so quanto impegno c’è nel quotidiano, so quanto lo staff della Nazionale sta lavorando. Questo è sintomatico che la direzione intrapresa è quella giusta. Hanno tracciato una bella linea e deve essere un bel punto di partenza“.
Qualcuno però un po’ malignamente dice che questo Sudafrica è un po’ la controfigura di se stesso. Tu che l’hai affrontato sul campo, che differenze noti?
“Stiamo parlando comunque della quarta potenza rugbistica mondiale. Potranno anche vivere un momento di difficoltà, ma non scordiamoci il valore in termini assoluti di questa squadra. Credo che i ragazzi abbiano risposto presente nei punti di forza del Sudafrica, che ha impostato una partita molto fisica per cercare di metterli sotto. I ragazzi li sono stati dominanti ed è chiaro che quando cominci a perdere un po’ di certezze su quello che è il tuo modo di giocare, qualsiasi squadra può andare in difficoltà. I ragazzi sono stati intensi dal 1′ all’80’, quindi massimo onore per quello che hanno fatto in campo“.
Venti punti marca Zebre, Padovani migliore in campo, quindi un successo anche del lavoro che si sta facendo qui a Moletolo, di Guidi, dello staff, della squadra…
“Credo che in particolare Edo Padovani stia facendo davvero un’ottima stagione. E’ un ragazzo serio, lavoratore, mentalmente forte. Si è messo a disposizione della squadra, si è giocato le sue chance ad estremo e, a prescindere dal man of the match, sta dimostrando davvero uno standard di qualità. Brave comunque tutte le Zebre e anche per noi è un piacere vedere i nostri compagni con le braccia alzate“.
Tornando al nono round del Guinness Pro12, in attesa che l’head coach Gianluca Guidi annunci la formazione che venerdì sera affronterà l’Ulster al Kingspan Stadium di Belfast, avversario superato una sola volta negli 8 precedenti (13-6 nel settembre 2014 a Parma), si può fare la conta di chi non ci sarà. Nessuno dei 12 convocati in azzurro – il pilone Ceccarelli, il tallonatore D’Apice, le seconde linee Biagi e Geldenhuys, le terze linee Mbandà e Van Schalkwyk, i mediani Canna e Violi, i centri Bisegni e Boni, l’ala Venditti e l’estremo Padovani – è stato rimandato indietro, quindi sarà un XV da inventare. Diversi i permit visti in settimana alla Cittadella del Rugby, a cominciare da Simone Balocchi del Colorno per arrivare al mediano d’apertura del Calvisano, Albero Chiesa, già sotto le cure di Guidi dai tempi dell’Accademia a Livorno. E proprio della “Francescato” ci saranno un altro paio di ragazzi pronti da buttare nella mischia.
Probabilmente torneranno tra i convocati alcuni giocatori infortunati di lungo corso quali Bellini e Berryman – al loro esordio stagionale – con l’infermeria che potrebbe svuotarsi ancora rispetto all’ultima sfida di Parma del 5 Novembre contro Leinster, soprattutto in seconda linea, con il rientro di Valerio Bernabò.
Sono otto, invece, gli Ulstermen convocati dall’Irlanda che ospita l’Australia a Dublino sabato pomeriggio: capitan Best, le ali Gilroy e Trimble, la seconda linea Henderson, l’apertura Jackson, il centro Marshall, l’estremo Payne e l’ultimo fresco convocato il centro Olding. Ma nell’esperta rosa dei nord-irlandesi spicca il mediano di mischia ex-Springboks Ruan Pienaar – 88 caps con la nazionale sudafricana e 127 gare con Ulster – e l’ala neozelandese Charles Piutau –17 volte All Blacks arrivato la scorsa estate dagli inglesi Wasps – secondo nella classifica degli offload con 14 ricicli positivi in 6 gare e 88 palloni portati. L’ultima campagna di rafforzamento ha portato a Belfast anche il flanker degli Sharks Coetzee, 28 volte nazionale col Sudafrica.
Come di consueto una grande atmosfera attende il XV del Nord-Ovest nello stadio di Belfast essendo già 15.000 i biglietti venduti per questa sfida molto attesa dai tifosi nord-irlandesi. Il XV di coach Kiss è infatti reduce da tre sconfitte consecutive nel Guinness Pro12, a Galway contro i campioni in carica del Connacht, in casa nell’altro derby irlandese contro Munster e in trasferta a Edimburgo nell’ultima gara ufficiale dei biancorossi. Tre sconfitte consecutive – arrivate dopo un inizio perfetto frutto di cinque successi – che hanno escluso per la prima volta nella stagione 2016/17 Ulster dalla zona playoff.
Le Zebre, in attesa di recuperare la gara sospesa contro Connacht al Lanfranchi, hanno colto un successo nelle sette sfide fin qui disputate di Guinness PRO12: la prima vittoria in Scozia arrivata a Murrayfield lo scorso 28 ottobre contro Edinburgh. I bianconeri occupano l’undicesimo posto della graduatoria con sette punti, quattro in meno di Connacht e Dragons che li precedono al nono posto.
A dirigere la sfida sarà l’esordiente Craig Evans, 25enne arbitro neo-professionista della federazione gallese – votato miglior arbitro 2015 del campionato nazionale – che ha arbitrato quattro sfide nell’ultimo mondiale U20 giocato in Inghilterra la scorsa estate.
La sfida sarà la prima in Italia in onda su Eurosport, canale del gruppo Discovery presente sul 211 della piattaforma satellitare Sky e sul 373 del digitale terrestre di Mediaset Premium. La gara sarà visibile anche su Eurosport Player, la piattaforma di web live streaming dell’emittente all’indirizzo www.eurosportplayer.it , gratuito per il primo mese previa registrazione al portale.