Era chiaro fin dai primi passi di “Parma non ha paura”, adesso è anche ufficiale: Luigi Alfieri – scrittore e giornalista di professione, autore di numerosi testi dedicati a Parma e alla sua storia – sarà in corsa alle prossime amministrative cittadine. E’ la seconda candidatura alla poltrona di primo cittadino di Parma, dopo quella annunciata da Emanuele Bacchieri per Casa Pound.
L’ufficialità alla candidatura di Alfieri è arrivata oggi, mercoledì, all’Hotel Farnese, dove l’esponente del comitato “Parma non ha paura” ha sciolto le riserve delle settimane scorse.
“Oggi mi presentato qui da solo, ma non sono solo: con me ci sono tutte le persone che in questi anni si sono sentite non ascoltate nelle loro grandi e piccole richieste. In prima linea, naturalmente, tutti coloro che dal febbraio scorso si sono avvicinati al comitato ‘Parma non ha paura’, gruppo che ha caldeggiato la mia candidatura”, ha detto Luigi Alfieri.
La Parma che promette Alfieri sarà “sicura, bella, globale e solidale”: quattro aggettivi in cui si raccoglie un’idea di città che sarà sviluppata nei prossimi mesi e diventerà il programma elettorale da presentare ai parmigiani.
“Parma deve tornare stupenda e viva com’era: la bellezza garantisce sicurezza, il degrado genera illegalità – ha ricordato il candidato sindaco –. Sembrano le parole di un sognatore, invece esistono fior di studi scientifici che lo dimostrano. I sacchetti dell’immondizia devono sparire dalle strade e fare posto alle fioriere; le fontane devono tornare zampillanti. Dobbiamo illuminare i quartieri bui e introdurre la polizia predittiva. Il sindaco, finalmente autorevole, deve avere più voce nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e riorganizzare la polizia municipale. La bellezza arricchisce inoltre il marchio Parma e sostiene il turismo. Il turismo rigenera le attività commerciali e ridà valore agli immobili”.
Le idee per lo sviluppo sono già su carta, a partire dalla connessione con il resto del mondo che può generare flussi turistici importanti e opportunità di lavoro. “Parma deve essere collegata con rapidità agli aeroporti internazionali grazie a nuove corse di alta velocità ferroviaria – ha detto tra l’altro Alfieri –. Ovunque devono esserci wi-fi e connessioni Internet all’avanguardia, liberi e gratuiti. Un sistema in cui entrano ed escono continui flussi di cultura, per tenere Parma sull’onda: in provincia e non provinciale. Esportare quello che siamo: marketing turistico e produttivo. In una città globale, il viaggiatore con un click deve sentirsi a casa e i parmigiani nel mondo. I giovani saranno i primi ad avvalersi di tutta questa tecnologia, che crea nuove opportunità”.
La linea guida del programma guarda anche al welfare:“la nostra città da sempre è attenta ai più deboli. Fino ad ora tutte le amministrazioni che si sono succedute alla guida di Parma hanno dato ampio spazio nei loro bilanci al sociale. Poi alcuni hanno usato i soldi meglio, altri meno. Ma la solidarietà è un vanto di Parma. Io, inoltre, credo che la spesa in welfare non sia un costo per la società, ma un investimento. Lottando contro la povertà, sostenendo l’istruzione, aiutando i deboli, si creano, a lungo termine, le condizioni di una maggiore sicurezza”.
Accanto ad Alfieri ci saranno in futuro specialisti delle innovazioni di cui la città ha bisogno ma il faro saranno sempre le necessità dei parmigiani: “la mia bussola è il buon senso. Per me chi amministra deve individuare il problema, studiarlo e poi risolverlo con l’aiuto dei cittadini e degli esperti. Senza farsi condizionare dall’ideologia. Nessuno ha la scienza infusa. Chi governa deve studiare e farsi consigliare da chi ha esperienza e conoscenza e da chi vive le situazioni in prima linea, il cittadino appunto”.