La Chiesi Farmaceutici che continua la sua espansione nel mondo, potrà allargarsi anche in casa con la costruzione di un nuovo centro ricerche proprio di fronte a quello attuale, in via Paradigna, zona autostrada. Lo ha detto il consiglio comunale, approvando all’unanimità l’accordo sottoscritto dall’amministrazione del sindaco Federico Pizzarotti con i vertici della multinazionale. E non è un affare da poco. Come ha sottolineato l’assessore all’Urbanistica Michele Alinovi si creeranno “150 nuovi posti di lavoro di alto livello”.
L’operazione peraltro si configura anche come una sorta di riqualificazione della zona, perché il nuovo centro ricerche sorgerà al posto di un’azienda di autotrasporto con relativi capannoni. Non solo, l’accordo con la Chiesi prevede anche la riqualificazione della viabilità della zona. Lo ha spiegato l’assessore Alinovi, che ha annunciato “la realizzazione di due nuove rotatorie, una all’incrocio tra via Carra e via Paradigna e l’altra all’altezza delle due sedi aziendali”. Non solo, ci saranno nuove piste ciclabili e marciapiedi che andranno a favorire la mobilità sostenibile, offrendo ai numerosi dipendenti della Chiesi la possibilità di andare a lavoro con mezzi alternativi all’auto.
In cambio del via libera al progetto, infine, la Chiesi cederà al Comune l’area che confina con la Cittadella del Rugby di Moletolo. Scontato il via libera della maggioranza EffettoParma, la proposta ha incassato il plauso prima e il “si” dopo anche di tutto il gruppo di opposizione.
L’altra questione spinosa all’esame del consiglio comunale è il nuovo accordo di programma con la Stu Pasubio. Sulla quale parte dell’opposizione si è astenuta e altri hanno votato contro non tanto perché l’accordo con la società non vada bene, quanto per le vecchie ruggini relative alla privatizzazione della Stu Pasubio, sulla quale indaga anche la magistratura. Comunque sia la nuova intesa approvata a maggioranza dal consiglio comunale prevede, come ha ricordato l’assessore Alinovi in sede di presentazione della delibera, che passeranno in proprietà del Comune l’area del Teatro Lenz, due terzi dell’ex Csac (oggi all’Abbazia di Valserena) e un’area in cui sorgeranno 272 metri quadrati di alloggi di edilizia popolare per far fronte all’emergenza casa. In cambio di tutto ciò, alla Stu Pasubio verrà dato il via libera alla costruzione di un edificio a uso direzionale al posto del parcheggio di via Palermo e di una palazzina mista – residenziale e non – accanto alla Scedep.
Una delibera che ha raccolto addirittura il “si” di Franco Cattabiani (Cittadini per Parma, ex Civiltà Parmigiana) che si è complimentato con l’assessore e con gli uffici per il lavoro svolto. No secco, invece da Paolo Pizzigoni (Ap) e Mauro Nuzzo (Movimento 5 Stelle Parma) che avrebbero preferito attendere l’esito dell’inchiesta in corso. Dal resto dell’opposizione – da Nicola Dall’Olio a Ettore Manno (Pci), da Roberto Ghiretti (Parma Unita) a Savani (5 Stelle Parma) è arrivata una benevola astensione dettata soltanto dalla contrarietà alla privatizzazione della Stu Pasubio avviata nel 2012 dal commissario Mario Ciclosi e completata dall’amministrazione Pizzarotti. Notare come su questa vicenda sia sia diviso il duo Nuzzo-Savani. Anche questa delibera, quindi, ha ottenuto il via libera del consiglio comunale.