“La Società Parma Calcio 1913 comunica di aver sollevato dai rispettivi incarichi di responsabile area tecnica, direttore sportivo e allenatore Lorenzo Minotti, Andrea Galassi, Luigi Apolloni e di aver preso atto delle dimissioni di Nevio Scala dalla presidenza del Consiglio di Amministrazione.
La prima squadra viene temporaneamente affidata all’allenatore della formazione Berretti Stefano Morrone.
La proprietà del Parma Calcio 1913 desidera ringraziare di cuore Nevio Scala, Lorenzo Minotti, Andrea Galassi e Luigi Apolloni che con la propria passione e professionalità hanno contribuito a compiere il primo passo della rinascita del club“.
Questa la nota diffusa dalla società che proprio oggi aveva augurato buon compleanno a Nevio Scala per i suoi 69 anni. Un pessimo regalo per il presidente che, sfiduciato nei suoi uomini più fidati, ha preferito gettare la spugna.
Domani, mercoledì 23 novembre, alle 11 a Collecchio, sarà il vicepresidente Marco Ferrari a spiegare cosa è accaduto e soprattutto quale direzione prenderà il Parma Calcio 1913. A pesare sulla decisione, sicuramente la sconfitta pesante per 1 a 4 subita al Tardini con il Parma. Ma la sensazione è che questa sia solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, mentre le spiegazioni vanno cercare al di là delle cattive prestazioni e delle carenze manifestate dalla squadra in questo primo scorcio di stagione.
Anche perché la squadra oggi ha sostenuto regolarmente una doppia seduta di allenamento in vista della trasferta di sabato ad Ancona, con fischio d’inizio alle 16.30.
La squadra crociata, al mattino, ha svolto un lavoro atletico divisa a gruppi (attività aerobica intermittente per chi ha disputato l’ultima gara di campionato, mentre i compagni in palestra sono stati impegnati in esercitazioni di forza), per poi ritrovarsi in campo a provare le conclusioni a rete. Il pomeriggio è stato dedicato esclusivamente ad aspetti tecnico-tattici con diverse partite a perimetro del terreno di gioco con dimensioni ridotte.
Mohamed Coly ha lavorato con modalità personalizzata. Davide Mastaj ha proseguito il suo programma differenziato. Desiderio Garufo è stato sottoposto a terapie. Francesco Corapi e Pasquale Mazzocchi sono stati a riposo per influenza. Felice Evacuo ha sostenuto l’allenamento mattutino con la squadra, mentre al pomeriggio si è preparato con una sessione personalizzata.
Secondo informazioni che girano negli ambienti, in queste ultime ore ci sarebbero state riunioni e anche contatti frequenti con l’imprenditore Paolo Pizzarotti, che sarebbe pronto a rilevare la società gialloblu.
Per il prossimo futuro sono due i nomi più gettonati per la panchina: Delio Rossi, tecnico di grande esperienza in serie A, ma anche nelle serie inferiori, con il quale è possibile avviare un progetto di lungo respiro che porti fino al massimo campionato; Hernan Crespo, personaggio molto amato a Parma per i suoi trascorsi, ma che in panchina, finora, non ha raccolto grandissimi successi, rappresentando quindi una nuova scommessa che non si sa se la società è pronta ad affronatare. Serve anche in direttore sportivo e in queste ore si fa il nome di Pierpaolo Marino, lunga esperienza in A da Avellino a Udine, passando per Napoli, Roma e Bergamo.
Nell’attesa c’è da registrare la nota con cui Scala, Apolloni, Minotti e Galassi hanno lasciato il Centro sportivo di Collecchio dopo l’esonero e le dimissioni inevitabili del presidente.
“Desideriamo esprimere alcune considerazioni in merito al nostro esonero avvenuto oggi e alle conseguenti dimissioni del presidente del Parma calcio 1913. Accettiamo la decisione che ci riguarda e ci sentiamo responsabili per non essere riusciti a rispondere alle aspettative della proprietà. Non è mai mancata la passione, l’impegno e la volontà: siamo profondamente dispiaciuti ma al contempo sereni per aver svolto il nostro lavoro con professionalità, onestà e dedizione. Siamo tuttavia sorpresi di questa decisione perché avevamo la certezza di un progetto che si nutriva di logiche differenti da quelle dei risultati, dei social e dell’apparire.
Avevamo sposato l’idea e i valori di una società che aveva dichiarato e si era impegnata pubblicamente a interpretare il proprio ruolo per “un calcio diverso”, etico ed espressione della rinascita sportiva di una città, ma prendiamo atto di questo nuovo inaspettato atteggiamento. Vogliamo ribadire il nostro amore per questa città e per i suoi tifosi: siamo stati sostenuti da una curva fantastica e ci sentiamo legati in modo indissolubile a questa squadra e a questa maglia. Auguriamo al Parma di ritornare al più presto ai massimi livelli del calcio italiano. Un abbraccio ed un “in bocca al lupo” a tutti i nostri calciatori e a tutti i collaboratori con i quali abbiamo condiviso la nostra esperienza a Parma”.
Le firme, nell’ordine, sono quelle di Nevio Scala – sicuramente il peggior compleanno della sua vita – Lorenzo Minotti, Andrea Galassi e Luigi Apolloni.
Ma la decisione della società è stata bene accolta dai tifosi, stanchi di vedere il Parma affannare su qualsiasi campo e contro qualunque avversario. Il “calcio biologico” va bene, ma la cosa più importante da quando esiste questo sport sono i risultati. Soprattutto se si parte con certi progetti in testa.