Educazione alimentare, Giovanni Rana nelle scuole di Parma

Educazione alimentare, Giovanni Rana nelle scuole di Parma

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Come spiegare ai bambini i principi di una sana alimentazione e l’importanza di saper variare i cibi, mangiando anche quelli che di solito non gradiscono? A rispondere ai bambini delle scuole di Parma sono Giovanni Rana e il suo Pastificio con “Cosa c’è di buono oggi?”, il progetto ludico-didattico di educazione alimentare rivolto alle scuole elementari e per la prima volta anche a quelle materne.

Tutti i nutrizionisti ribadiscono che l’educazione alimentare pone le sue basi già nell’infanzia, con l’abitudine alla varietà del cibo, all’assaggio curioso, al gusto di sapori diversi, da maturare prima di tutto in famiglia. Poi, i più grandi imparano, con l’aiuto dell’educazione alimentare in classe, a leggere l’etichetta degli alimenti, a verificare la provenienza dei prodotti, a osservare l’elenco degli ingredienti.

“Cosa c’è di buono oggi?” si occupa di tutto questo in modo nuovo e originale, proponendo ai bambini una prospettiva insolita: quella del processo di produzione dei cibi che vengono loro serviti in tavola. Processo raccontato in modo giocoso attraverso una divertente favola adatta alla loro età, che ha come protagonista il Mago Giovanni e i suoi aiutanti, che sono i suoi veri collaboratori presso il Pastificio.

A Parma hanno aderito al progetto le scuole primarie Scuola Per L’europa, Filippo Corridoni, Annessa Al Convitto Nazionale Maria Luigia, Padre Lino Maupas, Santa Maria Del Taro, Gianni Rodari e Vigatto, oltre alle scuole materne Maria Magnani, di Sissa Trecasali, Ulisse Corazza e Arcobaleno.

Il progetto è infatti dedicato ai bambini dai 3 agli 8 anni: un percorso didattico in continuità dalla Scuola dell’infanzia alla terza classe di Scuola primaria. Per stimolare la curiosità dei più piccoli, educando il loro “gusto” alla varietà, qualità e sicurezza alimentare, l’iniziativa prende spunto dalla storia del processo di produzione della pasta fresca ripiena che i bambini trovano pronta in tavola. Tutte le classi che ne hanno fatto richiesta riceveranno un kit didattico con attività ludico-educative da svolgere in classe e un libro da leggere con la famiglia a casa dove i bambini diventano protagonisti, insieme ai loro coetanei Lello, Noa e Linda, di una storia divertente, saporita e profumata: quella della preparazione di un piatto di pasta fresca ripiena.

All’iniziativa è legato anche un grande concorso: per partecipare le classi sono invitate a raccontare quello che hanno fatto i bambini nella “cucina” del progetto a scuola e a casa, “mettendo in tavola” i racconti nel modo che preferiscono: dallo scrapbook al racconto, dall’album fotografico ai disegni, dalle filastrocche a un breve video. In palio per i primi classificati delle scuole primarie una visita al Pastificio Rana di San Giovanni Lupatoto e una dotazione sportiva per la scuola per un valore di 1.500 euro. Per le prime tre scuole dell’infanzia invece animazioni teatrali presso la scuola sul tema del progetto e dotazione per la psicomotricità per un valore di 500 euro.

Inoltre per ogni bambino che prenderà parte al concorso, il Pastificio Rana donerà un piatto di pasta alle persone meno fortunate attraverso il Banco Alimentare.

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