Parata di stelle oggi al Teatro Regio di Parma per ritirare il quarantesimo premio Sport Civiltà come sempre assegnato dalla sezione parmigiana dei Veterani dello Sport guidata da Corrado Cavazzini. E in effetti sul Palco del Regio è passato il meglio dello sport italiano di oggi, ma anche quello degli ultimi quarant’anni. Oltre ad imprenditori che nello sport hanno creduto ed investito. A tutti la scultura realizzata dall’artista Alfonso Borghi e le domande del giornalista sportivo Massimo De Luca e di Francesca Strozzi.
Tra i premiati Guido Barilla, socio fondatore di Nuovo Inizio, società che detiene il pacchetto di maggioranza del Parma Calcio 1913. “La storia passata del Parma è estremamente gloriosa, con alcuni momenti di difficoltà, mentre la storia del nuovo Parma è una storia di rinascita – ha sottolineato Barilla -. Un gruppo di persone, interpretando un sentimento di moltissimi parmigiani, si è voluto mettere insieme: tutti voi ci conoscete, siamo sette persone che hanno condiviso l’idea di ridare alla città la dignità di una squadra. Di una squadra vera, capace di ridare emozione alla sua gente, di dare forza ai suoi tifosi per fare un percorso che, evidentemente è un percorso sportivo, e per una squadra competitiva nei campionati di calcio italiano si tratta anche di vincere, di passare di categoria. Il primo anno lo abbiamo tutti vissuto con grande gioia ed emozione, il secondo è un po’ più complicato: è una prova di maturità differente, ma è una prova, attraverso la quale questa squadra e tutte le squadre devono passare e maturare attraverso le difficoltà. Questo momento, sicuramente, non è semplice per la squadra, ma lo sport è disciplina ed è un percorso, non è mai un colpo o fare le cose in fretta, ed è un percorso che va fatto tutti insieme”.
Sul palco anche un campione del mondo come Marco Tardelli, che ha ripercorso la sua storia di delusioni – dal Milan al Bologna – prima di approdare al Pisa per 70mila lire, dal quale poi passò alla Juventus per 950 milioni e alla Nazionale che poi con Enzo Bearzot ha conquistato il Mundial di Spagna nel 1982. A salire sul palco anche Roberto Donadoni, oggi al timone di Bologna, che non ha però nascosto l’ambizione di arrivare un giorno sulla panchina del suo Milan.
Tra i premiati, poi, la coppia d’argento del beach volley italiano, capace di arrivare in finale alle Olimpiadi di Rio. Daniele Lupo e Paolo Nicolai che hanno ripercorso le tappe a partire dal 2011 quando hanno formato la coppia del beach volley, fino alle emozioni ancora forti di Rio. Lupo, in particolare, ha ricordato anche quella dolorosa parentesi del 2015 che lo ha visto combattere contro un tumore al ginocchio che lo ha fermato per alcuni mesi.
Una lunga maratona quella delle premiazioni al Regio. Lo Sport Civiltà quest’anno è andato anche a Guido Meda, voce del motociclismo italiano, al trionfatore nel nuoto paralimpico a Rio 2016 Federico Morlacchi, al campione dell’alpinismo mondiale Simone Moro, al presidente della FederGolf Franco Chimenti che ha portato in Italia la principale manifestazione mondiale di categoria, il presidente della Nazionale Cantanti Luca Barbarossa e poi gli Atleti ROT, i Refugee Olympic Team, ovvero quegli atleti “senza Nazione” che hanno partecipato anche a Rio 2016, rappresentati dal maratoneta Yonas Kinde.