La crisi gli aveva tagliato le gambe e lui non riusciva più a pagare tutto. Per mettere insieme lo stipendio da dare ai suoi dipendenti, nel 2009 – per 11 mesi – non ha versato i contributi all’Inps per un ammontare di circa 12.000 euro. Poi l’azienda di trasporti con sede nel parmense è fallita.
Adesso, a distanza di anni, l’imprenditore parmigiano, oggi 60enne, ha ricevuto una condanna a 2 mesi di reclusione e 200 euro di multa, pena ovviamente sospesa. Dura lex sed lex dicevano i latini, ma resta un po’ l’amaro in bocca: ha rimediato una condanna per non aver lasciato senza pane delle famiglie, mentre altri imprenditori che hanno portato i denari nei paradisi fiscali adesso possono farli rientrare con tanto di tappeto rosso messo dallo Stato.