Parma si prepara a rendere l’ultimo saluto a Giovanni Buzzoni, il barista morto a soli 44 anni dopo alcuni giorni di agonia all’ospedale di Trento. L’uomo era stato travolto sabato mattina da un tir lungo l’autostrada del Brennero, all’altezza dello svincolo di Vipiteno (leggi). La camera ardente per portare l’ultimo saluto a Giò sarà allestita lunedì dalle 10 alle 15 nella sala del commiato della Barli, in via Pezzani a Langhirano. Subito dopo partirà il corteo funebre alla volta del cimitero di Felino, dove Giovanni riposerà.
Giovanni Buzzoni – molto conosciuto in città e in provincia per la sua attività sempre a contatto con il pubblico, per il quale preparava i suoi proverbiali cocktail – lascia nello sconforto due figli gemelli da poco 18enni e una figlia più giovane, oltre alla compagna con la quale viveva a Sorbolo e da alcuni anni aveva condiviso la fortunata avventura del nuovo Rocca Cafè di via Emilio Lepido. Dove Giovanni ha lavorato fino alla tarda serata di venerdì, prima di partire – sabato 12 novembre, verso le 7 mattino – per quel disgraziato viaggio alla volta di Vipiteno a bordo della sua Volkswagen Golf.
Saranno in tanti a voler rendere omaggio a quel barista buono e sempre sorridente, disponibile con tutti. Lo ricordano dietro il bancone del bar che aveva gestito in via Venezia, ma anche al TacaBanda, per non parlare dell’Acquolina di via D’Azeglio. Una morte alla quale in molti ancora non riescono a credere. Impossibile, non lui.