‘Vanitas’ di Elisa Montessori e Raffaella Benetti è la nuova proposta d’arte della Bag Gallery di Parma che sarà inaugurata venerdì 18 novembre alle 18 nella sede di Borgo Ronchini. Due percorsi autonomi che si confrontano su un topós dell’arte: la vanitas. Un tema che affonda le proprie radici in area olandese, di cultura calvinista, del XVII secolo, per espandersi, ben presto, in buona parte dell’Europa. L’esposizione è curata dal critico Andrea Tinterri, direttore delle Bag Gallery.
Elisa Montessori e Raffaella Benetti si inseriscono consapevolmente in una storia dell’immagine, ritrovano in un antico topós la contemporaneità della riflessione sul tempo, sull’universalità di alcune interrogazioni. Due ricerche che si guardano influenzandosi vicendevolmente, ma mantenendo una distanza linguistica che evidenzia l’originalità di entrambe le scritture. Elisa Montessori lavora su carta con acquerelli, utilizza colori ad olio su tele che successivamente vengono strappate rendendone i contorni incerti. Raffaella Benetti fotografa proponendo sia immagini singole che installazioni in cui lo scatto diventa parte di un sistema ampio, di un disegno complesso.
In entrambi i casi il fiore reciso, uno dei simboli della vanitas, affiora da un fondo monocromo (blu o nero): un tentativo di riportare alla luce un reperto, omaggiando una bellezza al di là della vita terrena, una sopravvivenza estrema che non solo segnala la caducità dell’esistenza, ma rimanda ad un tempo oltre il limite consentito in cui è ancora possibile mostrarsi nel proprio seducente disfacimento. Come nella grande istallazione di Benetti, dove il fiore si mostra in un dialogo musicale, in una danza vorticosa, a testimoniare un’ultima energica sopravvivenza.
Montessori, nelle opere su carta, arricchisce il racconto di nuovi personaggi. Con evidente ironia descrive una metamorfosi, una trasformazione, un passaggio di testimone. Un rapanello si confonde in un volto di un giovane fanciullo, come se la morte producesse nuovi universi inaspettati, in un’apparente casualità creatrice. Nulla è perso, bisogna solo aspettare il naturale mutamento della materia.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Greta Edizioni e potrà essere visitata fino al prossimo 18 dicembre, dal giovedì alla domenica dalle 16 alle 21. Visite possono essere concordare in altri orari su appuntamento (tel. 338 1404626).