18-19 Novembre – Nuove Atmosfere: Gelmetti e Campanella suonano Mozart e Schubert

18-19 Novembre – Nuove Atmosfere: Gelmetti e Campanella suonano Mozart e Schubert

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Due straordinari capolavori della storia della musica, opere di Mozart e Schubert, segnano il nuovo appuntamento con Nuove Atmosfere, la rassegna sinfonica della Filarmonica Arturo Toscanini presso l’Auditorium Paganini. Venerdì 18 novembre alle 20.30 (Turno Verde) e sabato 19 alla stessa ora (Turno Rosso) l’orchestra della Fondazione Toscanini interpreterà il Concerto n. 21 in do maggiore per pianoforte e orchestra K 467 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Sinfonia n. 9 in do maggiore D.944 La Grande di Franz Schubert insieme a due artisti di assoluto valore internazionale, il direttore d’orchestra Gianluigi Gelmetti e il pianista Michele Campanella.

Due brani che occupano un posto di rilievo nella storia della musica. Il Concerto per pianoforte e orchestra n. 21 fu completato da Mozart il 9 marzo 1785 a Vienna ed eseguito il 12 con grande successo. Brano che richiede impegno virtuosistico al solista, esso è celebre soprattutto per il secondo movimento, il dolcissimo e raffinato Andante che costituisce, a ragione, uno dei tempi lenti più celebri, ammirati ed usati del genio di Salisburgo e che è stato la struggente colonna sonora del film Elvira Madigan, dedicato alla tragica e infelice storia d’amore della giovane protagonista. A lungo velata da un alone di mistero, la maggiore delle sue sinfonie fu composta da Franz Schubert a Vienna nel 1825 e accantonata dall’autore per il giudizio di ineseguibilità che le fu attribuito. Ritrovata da Schumann nel 1838, che ne sancì l’indipendenza dal modello beethoveniano e la descrisse “di divina lunghezza”, questo monumentale capolavoro venne diretto per la prima volta da Mendelssohn nel 1839 al Gewandhaus di Lipsia e divenne subito sia un modello di riferimento che influenzò Mahler e Bruckner quanto un momento fondamentale nella storia della sinfonia.

Gianluigi Gelmetti è stato allievo prima di Sergiu Celibidache, ha studiato a lungo con Franco Ferrara e ha terminato l’iter di apprendistato con Hans Swarowsky. Diplomatosi in Direzione d’Orchestra nel 1965, non ancora ventenne, vinse alcuni concorsi e, nel 1967, il prestigioso Premio Firenze. Il debutto con i Berliner Philharmoniker ha segnato l’inizio della sua carriera internazionale che oggi lo vede regolarmente invitato nei maggiori festival e ospite delle orchestre più prestigiose: particolarmente intenso e significativo è stato il suo rapporto con i MünchnerPhilharmoniker durante il periodo di SergiuCelibidache.  Dopo aver diretto stabilmente orchestre come la Radio di Stoccarda, l’Orchestra della RAI di Roma, la Sinfonica di Sydney e l’Opera di Roma, oggi è direttore artistico e musicale dell’Orchestra Filarmonica di Montecarlo.

Michele Campanella, considerato internazionalmente uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, ha affrontato in 50 anni di attività molte tra le principali pagine della letteratura pianistica. La Società “Franz Liszt” di Budapest gli ha conferito il Gran PrixduDisque nel 1976, 1977 e nel 1998, quest’ultimo per l’incisione “Franz Liszt – The Great Transcriptions I-II” edita dalla Philips. Formatosi alla scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, è un artista di temperamento assai versatile. Questa sua caratteristica lo ha portato ad avvicinare autori quali Clementi, Weber, Poulenc, Busoni (Premio della Critica Discografica Italiana nel 1980 per le incisioni con la Fonit Cetra), Rossini, Brahms, Ravel e Liszt, di cui ha recentemente inciso un’antologia di Parafrasi,i 12 Studi d’esecuzione trascendentale e una scelta di brani del tardo periodo suonati sul Bechstein che appartenne a Liszt.

I biglietti sono già in vendita presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma, mentre la biglietteria dell’Auditorium Paganini aprirà alle 19 nel giorno del concerto. Info: 0521 200145.

 

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