Parma, avanza la povertà. Appello dell’assessore Rossi. I numeri di Caritas ed...

Parma, avanza la povertà. Appello dell’assessore Rossi. I numeri di Caritas ed Emporio

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La povertà avanza anche a Parma e continua a crescere il numero di persone che bussano alla porte del Comune, dell’Emporio e della Caritas. Un valzer di numeri dietro ognuno dei quali c’è una storia, un dramma, una disperata richiesta d’aiuto. L’assessore al Welfare, Laura Rossi, proprio oggi ha lanciato l’allarme chiedendo aiuto a chiunque può dare una mano: “A Parma ci sono 80 tra nuclei e persone singole con bambini in strada. Il mio è un appello alla città per trovare una sistemazione. A questi si aggiungono 10 somali”.

Negli ultimi tre anni le  risorse messe in campo dal Comune per fare fronte alla povertà sono in aumento ed hanno raggiunto, nel 2016, la quota di 1 milione e 167 mila euro. Caritas con il cofinanziamento di Fondazione Cariparma e dell’8 per mille donato alla Chiesa cattolica ha messo a disposizione 111 mila euro e ingenti sono i fondi legati al reperimento di beni alimentari messi in campo grazie a Emporio Parma. Numeri importanti, ma evidentemente non basta.

Oltre all’assessore Rossi, a lanciare un grido d’allarme sono la direttrice di Caristas Parma Maria Cecilia Scaffardi, e Giacomo Vezzani di Emporio Parma.

I servizi di bassa soglia offerti dal Comune di Parma comprendono case di accoglienza notturna per uomini adulti, per donne adulte con minori, alloggi in emergenza, l’erogazione di pasti caldi e il servizio docce: il tutto destinato a persone in estrema difficoltà e disagio, anche temporanei, in assenza di una rete familiare o amicale in grado di prestare accoglienza. In tre anni, dal 2013 al 2015, il Comune ha garantito servizi per 1.300 persone di cui 70 bambini, l’erogazione di 60-70 pasti al giorno e un servizio di 7.500 docce. I servizi vengono incrementati in specifici periodi dell’anno, per esempio in inverno, per fronteggiare l’emergenza freddo. A fronte di una crisi economica che si traduce in scivolamento verso la povertà e condizioni di vita sempre più precarie, i servizi di bassa soglia hanno cambiato utenza: i dormitori per esempio, aperti e utilizzati per l’accoglienza di persone senza fissa dimora, ora rispondono alle esigenze di persone residenti che si ritrovano senza casa e senza lavoro. Il Comune di Parma ha destinato 116 appartamenti alla accoglienza temporanea e transitoria di famiglie in carico al servizio sociale, in condizioni di fragilità sociale, che non hanno la possibilità di accedere al mercato dell’edilizia privata, in situazione di sfratto o comunque senza risorse abitative.

Ben 2.920 invece le persone che nel 2015 hanno bussato alla Caritas per chiedere ascolto, oltre 54.000 i pasti erogati alla mensa e 2890 pacchi spesa consegnati in un anno. Nei dormitori Caritas si sono presentati 40 donne, alcune con figli, e 28 uomini.

Non da meno i numeri dell’Emporio, che ha in carico 940 famiglie per 3.249 persone, alle quali ha distribuito beni per oltre 1,3 milioni di euro.

 

1 COMMENTO

  1. La crisi economica in progressivo peggioramento, insieme alle conseguenze psicologiche degli ultimi eventi disastrosi in centro Italia, stanno tracciando il solco di una spaccatura senza opzioni di marcia indietro: Parma in particolar modo potrebbe non riuscire a far fronte, con strutture e dormitori al completo, alle famiglie che non hanno più un tetto, a causa delle difficoltà economiche.

    Gridiamo da anni allo scandalo di cooperative che lucrano sugli immigrati mettendo a loro disposizione alberghi o strutture alternative, arrivando persino a requisire gli immobili ad uso nel caso in cui non vengano attivati i progetti SPRAR. Ma oltre a queste vergogne progressiste, c’è il mondo reale, fatto di concittadini che fanno davvero i conti al centesimo, ogni giorno, tante volte senza trovare via d’uscita se non la strada.

    Chiediamo la fine immediata dello strapotere arrogante di chi ci vuole imporre l’accoglienza, destinando le strutture occupate senza averne merito e/o necessità dagli immigrati, ad i nostri connazionali in difficoltà, come già proposto in passato dal nostro movimento, a questa giunta inefficace.

    Paolo Babarelli
    Coordinatore provinciale
    Forza Nuova – Parma

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