E’ andato a Marco Franzoni, titolare dell’Azienda agricola Luciano Franzoni di Reggio Emilia il Premio Pomodorino D’Oro Mutti consegnato nel pomeriggio dal presidente Marcello Mutti. Il riconoscimento è stato istituito dall’azienda parmigiana nel 2000, con lo scopo di offrire un riconoscimento agli agricoltori impegnati nella ricerca dell’eccellenza qualitativa nella produzione del pomodoro. Franzoni è stato scelto tra i 40 migliori produttori che si sono distinti per una qualità superiore, tra gli oltre 400 ultra selezionati conferitori Mutti.
Il secondo e il terzo posto sono stati assegnati rispettivamente alla Società agricola Franzoni e alla Società agricola Lughese di Ricci e Maccarini. In totale l’Azienda ha distribuito premi, proporzionalmente suddivisi tra i primi 40 classificati, per un totale di oltre 140.000 euro. Il quantitativo di pomodoro conferito dai premiati che si sono distinti nella produzione del pomodoro destinato a Mutti, è pari al 25% dell’intera produzione.
“Il premio che conferiamo quest’anno assume per me un significato ancora più importante”, ha commentato Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti Spa. “Infatti,il punteggio conseguito dal primo classificato, è stato addirittura superiore a quello che ha portato al successo il vincitore del 2015. Si tratta di un nuovo record che testimonia lo sforzo continuo e costante nella ricerca dell’eccellenza. Questo è lo spirito che anima da sempre le scelte di Mutti ed è, al contempo, lo scopo di questo incontro che ci rende così orgogliosi: l’idea è di ricercare l’eccellenza in ogni aspetto per portare il pomodoro alla sua massima espressione qualitativa”.
La campagna 2016si è conclusa con una crescita del 14% rispetto allo scorso anno, permettendo di selezionare ancora una volta il prodotto migliore, quello più rosso e più ricco di sapore. Il bacino di approvvigionamento dello stabilimento di Parma rimane l’Emilia-Romagna (77%) e le regioni più vicine: Lombardia (16%), Veneto (3%), Piemonte (2%). In misura minore, sono presenti anche alcune aziende del litorale tirrenico (Lazio e Toscana 2%).
“Mediamente il nostro pomodoro è stato valutato il 6% in più rispetto alla media di mercato e le nostre politiche di incentivazione che premiano la qualità valgono un altro 5% in più, e quindi l’11% in totale. Per Mutti è economicamente vantaggioso lavorare sulla qualità e sono convinto che ci sia una forma di cooptazione reciproca: noi scegliamo i nostri conferenti o loro scelgono noi”, ha proseguito Ugo Peruch, direttore Servizio Agricolo Mutti Spa.
Mutti sin dal 1999 certifica, prima in Italia, i propri prodotti con il marchio “Produzione Integrata Certificata”; nel 2001 si è aggiunta anche la dichiarazione “non OGM”, certificazione che prevede un doppio controllo, sulle operazioni agricole e sulle piantine, sul pomodoro fresco e sul prodotto finito. Un occhio di riguardo anche per la sostenibilità ambientale: Mutti Spa collabora dal 2010 con WWF per ridurre i consumi di acqua e le emissioni di CO2, coinvolgendo attivamente tutta la filiera agricola.