Lesioni volontarie aggravate. Un reato punito fino a 4 anni di reclusione. Un’accusa che la Procura della Repubblica di Parma questa volta non contesta a un marito violento, a un ubriaco al bar o a un delinquente qualunque. No, questa volta a finire sul banco degli imputati è una candida suora, insegnante in un asilo privato della provincia. Vittima è un ragazzino che nel 2014 aveva solo 5 anni.
A raccontare l’incredibile storia oggi è Gazzetta di Parma. Secondo l’accusa, la suora, 48 anni, in quel febbraio 2014 avrebbe sollevato da terra quel bambino, tirandolo per le orecchie. Tanto da procurargli la lesione di entrame i padiglioni auticolari, suturati al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore dove il piccolo ha rimediato una prognosi di 21 giorni.
Quanto basta al pm Fabrizio Pensa per agire d’ufficio insieme ai carabinieri, arrivando adesso a chiedere il giudizio per la suora con l’accusa di lesioni volontarie aggravate dall’abuso dei mezzi di correzione in una scuola. Tutto sarebbe nato infatti in seguito alla lite tra il bambino e un compagno, perché entrambi avrebbero voluto un gioco. Una zuffa tra piccoli, risolta in maniera un po’ troppo decisa dalla suora evidentemente esasperata dalla vivacità dei suoi alunni. Il processo prenderà il via il 12 dicembre.
La stampa locale ci dà notizia di un bruttissimo episodio avvenuto proprio nella nostra Fidenza. Fatti del genere stanno diventando in Italia troppo frequenti. Torno, quindi, a ribadire che l’installazione di telecamere di videosorveglianza in asili e strutture per anziani può essere un buon deterrente. Il Parlamento sta approvando la relativa proposta di legge (presentata da Forza Italia): depositerò un’interrogazione per chiedere al Comune se verrà presa in considerazione l’ipotesi di installare telecamere negli asili e nelle strutture per anziani di Fidenza.
Francesca Gambarini
Capogruppo Forza Italia Fidenza