Il cadavere è stato ritrovato verso le 2.30 del mattino della notte di Halloween. Sul posto – in via Pietro Gobetti, una strada che collega via Milano a via San Leonardo, si sono subito precipitati gli uomini della Squadra mobile di Parma. E gli agenti non ci hanno messo molto a capire che quella che avevano davanti era la scena di un omicidio. In un primo momento si è pensato a colpi di arma da fuoco, ma la polizia non conferma. Dicono che sono in corso accertamenti sulla causa della morte. L’unica corsa certa è che il cadavere aveva la testa fracassata. A lanciare l’allarme una coppia che vive proprio lì, che ha sentito delle urla mentre era in attesa del rientro delle figlie.
Sul posto sarebbero stati trovati diversi reperti ritenuti interessanti, ma sui particolari dell’indagine in Questura mantengono il più stretto riserbo. Non c’erano invece corpi contundenti abbastanza pesanti da procurare ferite così devastanti. La vittima è un nigeriano di 22 anni, Thankgod Omonkhegbele, ufficialmente residente a Belluno, ma da tempo di fatto domiciliato a Parma, nessun precedente con la giustizia. Come tanti altri era arrivato anni fa a bordo di una di quelle carrette del mare che atraversano il Mediterraneo.
Via Gobetti è una strada solitamente tranquilla, ma inserita in uno di quei quartieri “caldi” della città. Una zona che brulica di pusher e di attività illegali gestite da stranieri. Forse anche questo omicidio è maturato in quel sottobosco di malaffare, ma per il momento tutte le piste sono ancora aperte.
Pellacini: presto una mozione in Consiglio comunale
Secondo Pizzarotti il problema sicurezza a Parma non esiste o può essere comunque rimandato nel tempo a quando il Governo deciderà di concedere più personale. Ritengo invece che il problema sicurezza sia di primaria importanza perché se la gente non si sente al sicuro, allora c’è poco da fare proclami. Stavo già lavorando con una delegazione di residenti del San Leonardo a una mozione da presentare al Consiglio comunale che, dopo il caso di via Gobetti, verrà presentata al più presto possibile.
Mi spiace parafrasare il detto “in Italia ci si muove solo dopo che c’è il morto”, a Parma nemmeno dopo un evento simile. E’ il caso di via Gobetti che non è una via qualunque ma un luogo residenziale, frequentato e vissuto. Anche dopo un evento simile il Sindaco non ha nulla da dire, responsabile della sicurezza per suo mandato.
Non importa che si tratti di un regolamento di conti, di una rapina finita male o chissà quale altro motivo. E’ chiaro ed evidente che i segnali di allarme lanciati da ormai tre anni sono motivati e la situazione è critica da tempo.
La proposta è quindi di utilizzare la polizia municipale in modo diverso, senza attendere i rinforzi, con una presenza fissa anche utilizzando le garitte già presenti e le ex sedi dei quartieri.
Venerdì ho avuto l’incontro con alcuni residenti del San Leonardo, prima dell’evento di via Gobetti, avevamo già imbastito la mozione e il suo testo, condivisa con le altre forze di opposizione, che verrà presentata nei prossimi giorni perché in città inizi a tornare un po’ di sicurezza non solo al San Leonardo.
Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio Comunale
Unione di Centro (UDC)