Aeroporto di Parma e il silenzio del sindaco Pizzarotti

Aeroporto di Parma e il silenzio del sindaco Pizzarotti

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Già all’inizio dei problemi dell’aeroporto ho chiesto al Sindaco di relazionare in Consiglio comunale su cosa intedesse fare il Comune. Anche successivamente, dopo i 5 milioni di euro da parte dell’Unione Parmense Industriali, ho chiesto che il Consiglio rimanesse costantemente informato della situazione ma così non è stato. Non ho partecipato volutamente alla commissione di qualche giorno fa, di cui sono uno dei richiedenti, perché era mia intenzione lavorare su un progetto e non ratificare decisioni già prese a comando. Ringrazio il presidente dell’aeroporto Guido Dalla Rosa Prati per la disponibilità.

“Il Comune è socio solo al 3,9% e comunque si tratta una società in rosso perenne, che non si sostiene e non è sostenibile” sono riusciti a dire Pizzarotti e l’Assessore Ferretti tempo fa dicendo che non era loro intenzione fare nulla e facendo capire che l’aeroporto Giuseppe Verdi era ormai avviato al suo destino, alla chiusura.

Quando la campagna elettorale è entrata nel vivo, già prima delle dimissioni dal Movimento, Pizzarotti si fa vedere attivo: un viaggio negli emirati arabi a promuovere l’aeroporto e un progetto cargo dopo che sono passati sotto l’uscio Amazon e un forte gruppo cinese intenzionati a porre a Parma un hub europeo. Pizzarotti presenta il piano industriale dell’aeroporto come se fosse frutto del suo lavoro, la panacea di tutti i mali, accetta una politica imposta dalla Regione con il finanziamento della pista ma dimentica (ci sarà da dire casualmente?) della sorte dei cittadini, dimentica il contraddittorio del Consiglio comunale naturale sede della democrazia abbandonata fin dal primo minuti da Pizzarotti e dimentica, più precisamente omette, di parlare della Cassa Integrazione per i lavoratori dell’aeroporto di cui lui stesso dovrebbe essere garante per suo mandato.

“Così è anche se non vi piace” è la ricetta di Pizzarotti che, fin dal giorno della sua elezione, si è trasformato dal “nuovo” che guarda al pubblico ad arrogante distruttore di quel che era Parma e quel che significava parmigianità.  Ora dimentica di dire cosa, come e quanto verrà costruito per i magazzini, cosa succederà riguardo all’interporto a cui l’aeroporto dovrebbe essere naturalmente collegato, viene da pensare anche senza essere ingegneri. Nulla. La vera ricetta di Pizzarotti è il nulla, ha lasciato che tutto accadesse senza intervenire e ora se ne vuole prendere il merito. Ma c’è o ci sarà un merito da prendere? Da anni denuncio comportamenti simili nel pieno spirito di verifica e controllo propri della democrazia. Quella che Pizzarotti non ha mai riconosciuto.

Giuseppe Pellacini
Capogruppo Consiglio Comunale
Unione di Centro (UDC)

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