Il Gotha dell’arte e dell’antiquariato si ritroverà a Parma con una raffinata collezione di capolavori secolari. Alle Fiere è già tutto pronto per accogliere – dal 12 al 20 novembre – i 60 antiquari in arrivo da diverse regioni per la tredicesima edizione di Gotha, la Biennale Internazionale di Antiquariato. Tra questi 16 New entry, tra cui un’esposizione di icone russe.
Dipinti, sculture, gioielli, arredi e persino preziosi reperti archeologici (Tra cui una Scatola Arabo-Normanna ritrovata in Sicilia e risalente al XII-XIII secolo) saranno esposti nei padiglioni di Fiere di Parma, certificati da esperti del settore sotto l’aspetto dell’autenticità e del valore. Non mancheranno neppure opere d’arte realizzate nel ‘900.
Quasi un museo vero e proprio dove però, oltre che ammirare pezzi più unici che rari, si possono anche concludere veri e propri affari anche a prezzi non necessariamente importanti. Come dire che l’arte non è soltanto per tutti, ma può anche essere per tutte le tasche.
Questa edizione di Gotha non poteva non essere legata al Bicentenario di Maria Luigia, quindi non solo si potranno ammirare oggetti della sua epoca, ma la cena dell’anteprima sarà ispirata alla sua tavola e ai suoi piatti preferiti della tradizione parmigiana.
Tra gli eventi collaterali anche una mostra d’arte contemporanea cinese, con due importanti artisti: Xu De Qi e Zhang Hong Mei. Al Gotha arriverà quindi pure una delegazione di collezionisti cinesi interessata all’antiquariato occidentale.
Special Guest del tredicesimo salone sarà lo scultore Armando Riva che allestirà il suo atelier con le creazioni più fantasiose. Da lunedì 14 novembre tutti i pomeriggi un ricco calendario di conversazioni sul mondo dell’arte a cura di studiosi, collezionisti, curatori museali ed altri esperti.
Gotha proporrà ancora grandi capolavori, ma tra questi alcuni meritano una citazione speciale.
La Galleria Previtali, gradito ritono a Parma, porterà un Abraham Brueghel (Anversa 1631 Napoli 1697) realizzato in collaborazione con Guglielmo Cortesi detto il Bergognone (Saint Hippolite 1628- Roma 1679) che ha dipinto i Putti.
Alberto Savio Antichità, invece, arriverà con un polittico veronese in legno intagliato e dipinto intorno al 1470-1480 . Si tratta della Madonna col Bambino fra i santi Bernardino e Vincenzo Ferrer, san Matteo fra i santi Rocco e Sebastiano.
Renzo Moroni porterà invece una coppia di dipinti di Jan Miel (Anversa 1599-Torino1664) Giocatori di Morra nei pressi del Foro Romano e Pittore al Cavalletto, Suonatore di chitarra e Bevitori. Miel fu pittore di corte di Carlo Emanuele I, duca di Savoia, per poi essere chiamato da papa Alessandro VII. Le sue opere si trovano tutt’ora al Quirinale.
Principessa Sissi Antichità propone un particolare secretaire femminile a lira del primo impero viennese. L’opera, di rilievo museale, è stata realizzata fra il 1800 e il 1810 probabilmente da Golieb August Pohle, grande ebanista e architetto dell’epoca, come fa supporre la sigla G.B. presente sull’opera.
Ma una citazione merita anche l’opera di Bernardo Keilhau, detto Monsù Bernardo
(Elsinore 1624-Roma 1687), un’olio su tela del 1660 con cornice coeva La sacra Famiglia riceve dall’Angelo l’ordine di fuggire in Egitto.