Squadra mobile: in manette i rapinatori della Golf nera. Recuperata un’ingente quantità...

Squadra mobile: in manette i rapinatori della Golf nera. Recuperata un’ingente quantità di refurtiva

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cattura3Tre uomini della Golf nera che hanno terrorizzato per settimane i padroni di casa di Parma e provincia, sono finiti nella rete della Squadra mobile. Sono anche responsabili della rapina in una villa di Porporano, dove il 20 ottobre un ragazzino minorenne è stato minacciato con un coltello mentre i malviventi aprivano con un flessibile la cassaforte di casa.

In manette Goci Artan, 37 anni – un lungo elenco di precedenti: ricettazione, porto abusivo di arnesi da scasso, furto, evasione, inottemperanze all’espulsione, tornato in Italia lo scorso 15 luglio – Karaj Ermal, 23 anni, con precedenti anche per lesioni e tentato omicidio, e Reci Arben, 25 anni, l’unico incensurato del gruppo, arrivato il 6 ottobre insieme a Karaj.

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La Golf nera utilizzata dai ladri davanti alla villa di Porporano rapinata la sera del 20 ottobre scorso, quando in casa c’era solo un ragazzino minorenne

Proprio il colpo messo a segno a Porporano ha portato all’arresto dei tre. Le telecamere di videosorveglianza avevano infatti filmato tutto e a questo si è aggiunta la determinante segnalazione di un cittadino di via Pedretti, insospettito dal fatto che quei tre uomini arrivati da poco a Parma stessero sempre in casa, uscendo soltanto fra le 18 e le 21. Proprio l’orario che più piace ai ladri e in cui è stata segnalata all’opera la Golf nera. Anche questa rubata il 24 luglio scorso in una delle case svaligiate in città.

Gli agenti della Mobile hanno così effettuato un sopralluogo davanti alla casa in cui abitavano i tre, notando in effetti come questi uscissero solo in serata a bordo proprio di quell’auto rubata. Il blitz della polizia è scattato però al loro rientro: fermati dagli uomini della Mobile, i tre hanno subito opposto un’accesa resistenza e accennato qualche tentativo di fuga subito bloccato. Perquisiti dagli agenti, i tre erano in possesso di un bracciale in oro, 60 euro in contanti e di una torcia. Ma tutto questo non era neppure la punta dell’iceberg: in casa la Squadra Mobile sella polizia ha trovato una quantità enorme di refurtiva. Disseminata un po’ ovunque c’erano giubbotti e borsette di grandi griffe, tutt’altro che tarocchi, e da una perquisizione puiù approfondita sono saltati fuori anche orologi, preziosi e un’ingente quantità di contanti.

Nell’auto, invece, tutto l’occorrente per mettere a segno furti e rapine. Tra l’altro, anche il flessibile di cui aveva riferito il ragazzino che si è ritrovato i malviventi in casa a Porporano. Il minore aveva detto in particolare che l’attrezzo era custodito in una borsa della Conad ed è in quella che è stato ritrovato. Un po’ troppo per essere solo una coincidenza.

Sono quindi scattate le manette per tutti e tre con l’accusa di ricettazione, oltre alla denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo strumenti da scasso. Goci Artan, inoltre, deve rispondere pure di rapina aggravata, avendo ammesso il colpo nella villa Porporano davanti all’evidenza dei fatti.

La refurtiva è adesso negli uffici della Squadra Mobile, a disposizione dei cittadini che hanno subito furti e che possono riconoscere i loro oggetti. Probabilmente parte della refurtiva era già stata smerciata sul mercato nero dei ricettatori, ma quella sequestrata è in quantità veramente ingente. In ogni caso, con i tre fuori dai giochi almeno per un po’, i proprietari di casa possono tirare un sospiro di sollievo.

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