Parmacotto Spa: reato in prescrizione, revocato sequestro di 11 milioni di euro

Parmacotto Spa: reato in prescrizione, revocato sequestro di 11 milioni di euro

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Revocato il sequestro di 11 milioni di euro dalle casse della Parmacotto. Secondo il tribunale di Modena, che ha ereditato il caso da quello di Parma per competenza territoriale, il reato che sarebbe stato commesso dai dirigenti della Spa parmigiana, è caduto in prescrizione. Al centro della vicenda c’è il finanziamento pubblico concesso attraverso la Simest – controllata dal ministero dello Sviluppo economico – nel 2011 sulla base, secondo l’accusa, di un bilancio 2010 alleggerito del passivo per nascondere la difficile situazione finanziaria che porterà poi la Parmacotto a chiedere il concordato nel 2014. Il finanziamento pubblico di 11 milioni, sottoforma di aumento di capitale, era arrivato su un conto che la società aveva aperto nella sede Unicredit di Modena.

Nel luglio scorso era stato il pm Paola Dal Monte, che aveva coordinato le indagini della Guardia di Finanza, a firmare il sequestro preventivo di tutti beni della società, stabilimenti compresi, poi limitato alle somme (9,7 milioni) presenti sui conti correnti della stessa. Poi il Gip di Modena, su richiesta della Procura, aveva confermato il sequestro di 11 milioni. Adesso, però, decade tutto: prescrizione. Somme di nuovo a disposizione e un appuntamento importante dal quale dipende il futuro della storica azienda fondata dalla famiglia Rosi: il 23 novembre in tribunale a Parma è fissata l’udienza per l’omologa del concordato, già accettato dall’assemblea dei creditori. Pare tra l’altro che la situazione finanziaria sia migliorata rispetto a quella che c’era al momento in cui è stata presentata la proposta di concordato che prevede tra l’altro importanti interventi sul fronte occupazionale. Cresciuti sia il fatturato, sia l’Ebitda (il margine operativo lordo che evidenzia il reddito di un’azienda riferito solo alla gestione operativa) che raggiunge il 10%, un nuovo partner negli Stati Uniti. E adesso anche la revoca del sequestro di 11 milioni.

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