Per la decima edizione del Festival “Il Rumore del Lutto”, incentrato quest’anno sul tema della Spiritualità, in collaborazione con l’ associazione Ucai è nata l’idea di realizzare all’interno dello spazio espositivo della ex chiesa Galleria Sant’Andrea di via Cavestro, una mostra personale di dipinti di Rita Minelli che va sotto il titolo di “Radice di Luce”.
L’inaugurazione si terrà sabato 29 ottobre alle 17 presso la Galleria Sant’Andrea di via Cavestro e l’esposizione potrà essere visitata solo fino a giovedì 3 novembre tutti i giorni – escluso il lunedì – dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19, mentre la domenica solo dalle 16 alle 19.
“Le opere esposte sono un inedito ultimo lavoro di ricerca della giovane pittrice ferrarese che riflettendo sull’origine del termine spirito, da cui soffio, vento, respiro, ha prodotto una serie di dipinti a olio su legno, nel suo ormai caratteristico ed unico stile che valorizza la naturalità del supporto, dalle nervature alle striature, e dimostra una costante evoluzione e grande sensibilità e capacità tecnica nell’uso del colore – spiega la curatrice Annalisa Mombelli -. Il risultato finale sarà quello di opere di grandi dimensioni che andranno a costituire nel percorso espositivo un cammino di anime attraverso dimensioni oniriche di pura luce e colore, come se fossero ideali sfere superiori in cui l’unione degli opposti si è compiuta”.
E Rita Minelli evidenzia: “Non ho tralasciato l’uso del bitume insieme ai colori, in alcuni dipinti, proprio per creare una sorta di cammino in ascesa dal buio verso la ricerca della pura luce, origine della vita. Infatti l ‘idea del titolo nasce dalla domanda che ci siamo poste: da dove proviene lo spirito, quale è la sua origine? Citando Jacob Bohme (1682) possiamo rispondere che: ‘Tutte le cose hanno origine dalla radice del fuoco, come in un duplice parto, nella luce e nelle tenebre'”.
Quindi nel titolo Radice di luce, curatrice ed artista hanno voluto alludere, anche nell’uso del simbolo matematico, alla ricerca di questa “entità” sottile ed inafferrabile di cui da sempre l’umanità cerca dimora e misurabilità attraverso una risposta nelle arti e nelle scienze. La luce infatti pervade tutti i livelli della natura, è la luce interiore o scintilla divina che, imprigionata nella materia, la illumina dal centro.
L’inaugurazione sarà inoltre una totale immersione sensoriale, in particolare per vista e udito, che proietterà il visitatore in una dimensione spirituale attraverso paesaggi sonori composti dal musicista Marco Cattabiani e dall’ingegnere Marco Binelli membro dell’associazione culturale Ascolto, che nasce nel 2011 con lo scopo di promuovere diverse attività, in cui le scienze e le arti si intrecciano nell’agire del pensiero e del sentire, per offrire progetti ed eventi che si aprono a molteplici forme di indagine riguardanti l’espressione del talento personale.
Rita Minelli lavora tutt’ora in ambito pittorico artistico, esponendo in diverse Gallerie, Musei d’arte e spazi espositivi. Di recente ha esposto per Arte Fiera Bologna 2016, presso la prestigiosa Galleria d’arte Fondantico nel settore Arte + galleria arte moderna e contemporanea di Tiziana Sassoli che l’ha rappresentata. Recentemente è stata invitata ad esporre presso la VII Biennale d’arte internazione di Ferrara a cura di Paolo Orsatti. Nel 2014 ha vinto il premio d’Arte PMR indotto dal Museo Pier Maria Rossi di Berceto (Parma) con il dittico pittorico “Apertura di Cuore” e partecipato alla X edizione della Biennale D’Arte Internazionale di Roma. E’ stata artista ospite della decima edizione della Rassegna della Microeditoria italiana e realizzato illustrazioni ed immagini di copertina per vari autori. Presso la Galleria d’arte Plaumann Gallery a cura di Albert Plaumann ha esposto con artisti storicizzati come Mimmo Rotella, Corrado Levi ed altri illustri. E’ presente nella pagina “Milano, Arte Expo 2015” ideata e curata dal critico d’arte Giorgio Grasso. Alcune delle sue opere pittoriche sono esposte in permanenza alla Plaumann Gallery, Milano ed attualmente alla Galleria “Idearte” di Paolo Orsatti a Ferrara. Una parte di queste risiede in collezioni private in Cina, Hong Kong e Belgio, Francia.