Per vendere o affittare una casa è obbligatorio produrre, da parte del proprietario, l’Attestato di Prestazione Energetica, il famoso Ape. Al quale fanno grande riferimento gli acquirenti. Ma pur essendo sempre lo stesso Ape, il suo costo varia da provincia a provincia. ProntoPro.it, primo sito del settore per numero di utenti che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, ha realizzato uno studio in cui vengono confrontati i costi per la redazione del documento secondo cui in Emilia Romagna il costo medio regionale di un certificato energetico equivale a 142 euro (sotto esame la tipologia di case da 79 metri quadrati) contro i 120 euro della media nazionale. Ma a Parma si risparmia, poiché costa “solo” 138 euro, mentre a Modena, la più cara in regione, si spendono ben 170 euro. Seguono Piacenza con 150 e Rimini con 148. Stesso certificato, stesso lavoro: a Forlì Cesena costa solo 125 euro.
«Il cliente, oggi, è molto più attento alla certificazione energetica rispetto al passato, in quanto ha compreso l’influenza della prestazione energetica per il reale risparmio sulle spese della propria abitazione – sottolinea Marco Ogliengo, amministratore delegato di ProntoPro.it –. A fronte di un mercato in cui i costi per l’Attestato di Prestazione Energetica sono in crescita, il nostro portale permette di confrontare i preventivi di numerosi certificatori e scegliere in piena autonomia».
L’importanza dell’Attestato di Prestazione Energetica (Ape) è determinata dalla necessità di attestare la prestazione e le caratteristiche energetiche di un edificio, in modo da consentire al cittadino una valutazione di confronto di tali caratteristiche rispetto ai valori di riferimento previsti dalla legge. A questo scopo, il certificatore energetico deve essere un tecnico abilitato, che una volta calcolato l’indice di prestazione globale dell’immobile mediante opportune procedure software, potrà formulare delle raccomandazioni tecniche volte a migliorare le prestazioni dell’unità immobiliare e il periodo di ritorno dell’investimento. A questo scopo è indispensabile che il professionista effettui un sopralluogo per la redazione del documento la cui importanza è determinata dal fatto che in caso di mancata allegazione il contratto nella sua interezza potrebbe non essere effettivo. In caso di nuovo contratto di locazione, il proprietario che viola l’obbligo è punito con una sanzione amministrativa che va dai 300 ai 1.800 euro, in caso di vendita invece la sanzione sale dai 3.000 ai 18.000 euro.